di MILENA ZICCHETTI
Il borgo fortificato di San Clemente, situato nella valle del fiume Conca, è una roccaforte malatestiana di cui restano imponenti e visibili le mura di cinta. Dopo un grande lavoro di restauro, finalmente le mura sono tornate all’originario splendore. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta domenica 2 giugno alle ore 19,00. L’orario, quello del tramonto, ha reso ancora più suggestivo il momento, valorizzando appieno le mura malatestiane con l’accensione della nuova illuminazione.
La cerimonia, è stata anche una occasione per riscoprire il borgo di San Clemente attraverso un percorso guidato. Luogo di partenza il basamento di un antico torrione, posto ai piedi delle mura nella piazza dedicata a don Oreste Benzi e reso visibile dopo un accurato restauro. Si è poi proseguito verso la parte alta delle mura, lungo il sentiero dedicato a Giustiniano Villa, un percorso molto suggestivo con ceramiche dedicate al grande poeta dialettale romagnolo con a fianco le sue Zirudele. Il tour si è concluso nel centro del comune, in Piazza Mazzini: racchiuso all’interno delle mura, è il luogo forse più suggestivo e in cui si concentrano tutte le principali attività e le manifestazioni. Qui si trova il Comune, la Chiesa Parrocchiale intitolata a San Clemente e, accanto, la Porta orientale (detta anche Torre civica o Torre dell’orologio) su cui è posta una lapide a ricordo del poeta Giustiano Villa. Ed è proprio qui, all’interno di questa torre, che si “nasconde” La Porta Dei Merli, una enoteca tutta da scoprire e che merita senz’altro una nota! Piccola cucina ma dai prodotti esclusivamente locali, musica retro’ di sottofondo e un ambiente rustico con vista sui tetti di San Clemente o sulla vallata fino al mare.
Durante la cerimonia, non sono mancati i ringraziamenti del sindaco Christian D’Andrea “Quello di oggi è un evento per noi memorabile: con il restauro di questo nostro patrimonio architettonico, consegnamo all’intera comunità sanclementese un piccolo gioiello. Guardando le foto, di soli quindici anni fa, di questo grande bene che i Malatesta ci regalarono, non sembra nemmeno di essere nello stesso luogo, tale oggi è la bellezza di queste mura tornate al loro antico splendore”. Presenti con lui al taglio del nastro, l’assessore al Patrimonio storico e artistico Mariano Guiducci e lo scultore Umberto Corsucci, autore dell’opera dedicata al poeta locale Giustiniano Villa, anch’essa restaurata, posta sotto le mura.
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