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Francesco Andreini
“Questo libro poteva avere come minimo tre titoli diversi: ‘Checco il re dei senzatetto’, ‘Checco dieci lire’, ‘Pane vino e mortadella’. Ho scelto quest’ultimo perché rispecchia al meglio la semplicità di questo pittoresco personaggio.
La mia ricerca, effettuata nei vari paesi della vallata del Conca, mi ha permesso di scoprire diversi lati sconosciuti del protagonista che sto per raccontarvi. La fretta, il ‘male’ più diffuso del nostro tempo, per Checco non esisteva. Per scelta di vita era lento in tutti i suoi movimenti. Durante i suoi spostamenti da un paese all’altro non era raro vederlo fermo sul ciglio della strada discutere con se stesso con una mano sotto il mento, come fanno i grandi pensatori. Un uomo che non usa la sua intelligenza è come se non fosse un uomo. Checco lo è stato fino al suo ultimo giorno di vita, quando un auto inesorabilmente lo travolse proprio sul ciglio della strada che lui tanto aveva amato. Il quel giorno di Pasqua si interruppe il suo lento girovagare. Morì pochi giorni dopo per le gravi ferite riportate. Non ebbe nessuna fretta di andarsene. Fece attendere anche la morte”.
Con queste parole Emilio Cavalli, l’autore della biografia di Francesco Andreini (per tutti Checco, 1916-1982), traccia il suo personaggio. Il libro “Pane vino e mortadella”, Edizioni la Piazza, 5 euro, si trova in tutte le edicole e le librerie della Valconca. E’ scritto con un italiano vivo e veloce; si fa leggere tutto d’un fiato. Viene fuori il ritratto di una vallata semplice e generosa, spontanea e tollerante: disposta semplicemente ad aiutare. Il libro contiene le prefazioni di Massimo Foschi, assessore provinciale, dei sindaci di Morciano e Montecolombo, Giorgio Ciotti e Dino Pala e di Luca Cerri, vice-sindaco di San Clemente. Potrebbe essere una favola da leggere tutte le sere ai figli: aiuta a capire il valore delle cose.
Emilio Cavalli è un morcianese nato a Mercatino Conca (Pesaro-Urbino) nel 1944, causa il passaggio del fronte.
Ha vissuto vent’anni all’estero: Svizzera, Germania e Olanda. Attualmente vive e crea i suoi lavori a San Rocco di Saludecio. E’ padre di tre figlie: Denise, Manon e Serena. Pittore e scrittore autodidatta, acuto osservatore di oggetti e personaggi dimenticati della storia della vallata del Conca. Già autore del libro autobiografico, “La cometa variopinta”. Soprattutto è un signore di un’intelligenza viva non meno che raffinata, con il talento per creare cose vive ed interessanti. Come le sue vetrine a tema in via Pascoli, ad esempio.