di Claudio Casadei
Strozzapreti e strigoli il piatto di quest’anno cucinato dalle frazioni.
Un cielo velato e la prima afa dell’estate hanno accolto a San Clemente la giuria. Guidati dalla dottoressa Maria Iole Pelliccioni, sei insegnanti dell’istituto alberghiero di Riccione si sono cimentati nella difficile prova di assaggiare e giudicare cinque diverse versioni del piatto in gara: strozzapreti con gli strigoli.
A mezzogiorno, come si conviene ad una simile tenzone, le “azdore” clementine hanno acceso i fornelli e cominciato a scaldare i sughi preparati e provati nelle serate precedenti.
Nel fermento tipico delle feste, isolata la giuria dal resto del mondo, cinque vassoi venivano preparati con i cinque assaggi uno per ogni frazione. I giurati hanno valutato su una scheda, assegnando voti decrescenti da cinque. Poi le schede, chiuse in un busta controfirmata da tutti i rappresentanti delle frazioni, venivano nascoste per riapparire verso le 23,30 sul palco popolato dal “bravissimo presentatore” Tino Bugli e dal sindaco Mariano Guiducci.
Nel frattempo il pomeriggio del piccolo comune si popolava di spettacoli di strada, musiche tradizionali romagnole e celtiche, simpatiche intrusioni di salsa, palo della cuccagna, tiro alla fune, pentolaccia, mostre della scuola locale, balli canzoni e scenette del gruppo parrocchiale free music, pesche di beneficenza e tanto mangiare e tanto buon vino.
Di tanto in tanto il palco richiamava al microfono qualche poeta partecipante al concorso di poesia dialettale e lì, tra doppi sensi e battute esplicite, scattava la risata di chi ascoltava. Il tutto con lo spirito della festa vera.
Verso le 21,30 si sono premiati i vincitori dell’ XI concorso di poesia dialettale dedicato a Giustiniano Villa. Hanno vinto, premiati dal professor Piero Meldini, per le poesie Miro Gori, affermato autore dialettale e attualmente assessore al comune di San Mauro Pascoli, al secondo posto Iacono Isidoro Cesare di Cesenatico, stesso piazzamento nella scorsa edizione, ed al terzo Sergio Chiodini di San Bernardino di Ravenna.
La sorpresa nelle zirudele, dove per la prima volta non ha vinto il noto riminese Umberto Carlini, superato da Mauro Vannucci di Santa Maria in Cerreto. Poi quando la serata si fa tarda e le musiche si interrompono, gli ospiti lasciano il posto ai sanclementesi che finalmente si avvicinano al palco per gustarlo quando, ormai spente le luci degli spettacoli la piazza è solo loro e il Palio è li, di fronte ad un grande cartello dove verranno segnati i voti ottenuti da ciascuna frazione. Il sindaco apre una, due tre buste. La piazza sputa i suoi commenti, qualche battuta e qualche risata generale. Poi le altre due buste: vincono a pari merito San Clemente ed Agello. E’ festa adesso?diversa più chiassosa, più famigliare. Si stappano le bottiglie si canta ci si bagna con l’acqua e si comincia a pensare al prossimo Palio. Questa è San Clemente.
I vincitori
1993: SANT’ ANDREA
1994: SANT’ ANDREA
1995: SANT’ ANDREA
1996: CASTELLEALE
1997: AGELLO
e SAN CLEMENTE
(pari merito)
1998: SAN CLEMENTE
1999: AGELLO
2000: SANT’ANDREA
2001: CASTELLEALE
2002: SANT’ANDREA
2003: AGELLO
e SAN CLEMENTE
(pari merito)