di Fabio Renzi
[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/settembre/cattolica_franchini.jpg[/img] Un cattolichino al Cattolica Calcio: si tratta di Roberto Franchini.
Ho incontrato Roberto Franchini sulla spiaggia di Cattolica, in una torrida domenica di metà agosto. Per lui sono gli ultimi giorni di relax, tra il ritiro, già effettuato, e l’inizio vero e proprio della stagione agonistica. Roberto, 21 anni, esterno destro, è il nuovo acquisto del Cattolica Calcio, che quest’anno ha conquistato la promozione in serie D. Lo abbiamo intervistato.
Come hai iniziato e quali sono state le tue prime esperienze calcistiche?
“Ho fatto le giovanili nel Superga, quindi all’età di 17 anni sono passato alla Berretti (è l’equivalente per le serie C1 e C2 di ciò che la ‘primavera’ è per A e B, ndr) del Rimini. Dal Novembre 2000 ho giocato nella prima squadra del Santarcangelo, in serie D, dove ho collezionato oltre 90 presenze”.
Come sei arrivato al Cattolica? Cosa ti aspetti e cosa pensi che i tifosi si aspetteranno da te?
“Inizialmente sembrava dovessi andare al Gualdo, in C2, ma la trattativa è saltata ed è stato allora che si è aperta la possibilità di venire al Cattolica. Sono stato molto contento di questo, poiché, dovendo restare in D, era proprio il Cattolica la squadra con la quale mi sarebbe piaciuto di più giocare, perché è quella della mia città e ha una tifoseria calorosa e appassionata”.
Come ti sei trovato nelle squadre dove hai giocato e come pensi ti troverai al Cattolica?
“Del Santarcangelo non posso che parlare bene, ci sono rimasto per tre stagioni, durante le quali ho avuto la possibilità di conoscere il campionato e di fare esperienza senza essere sottoposto a pressioni eccessive. Al Cattolica sono sicuro che mi troverò bene, è una società molto organizzata”.
Conoscevi già gli altri giocatori? Dopo l’esperienza del ritiro come ti sei trovato con i compagni e con l’allenatore? E cosa puoi dire riguardo l’organizzazione della società?
“Conoscevo alcuni giocatori (D’Orsi, Parisi) per averli affrontati nelle scorse stagioni. In ritiro ho potuto vedere che il gruppo è buono, e penso che questo sia la base di tutto. Il mister Ferri sembra una persona serena e disponibile e questo in un campionato in cui ci sono molti giovani mi sembra una cosa molto importante. Per quanto riguarda la Società, come ho detto, è molto ben organizzata e ha intenzione di fare le cose in grande. Non ci sta facendo mancare niente e per questo ci impegneremo al massimo per ripagare la fiducia”.
Quali sono i tuoi modelli calcistici?
“Stimo molto Luis Figo, per quanto riguarda il panorama internazionale. In Italia mi piace molto Zambrotta, perché è un giocatore completo e perché sono tifoso della Juventus”.
La tua famiglia ti ha appoggiato nella passione per il calcio? Segue la tua carriera?
“La mia famiglia mi ha sempre seguito, mio padre è un grande appassionato di calcio e continua tuttora a seguirmi, a meno che la trasferta non sia delle più proibitive. Anche mio fratello Luca ha giocato per anni, era un buonissimo giocatore e forse ha avuto meno fortuna di me”.
Cosa può fare questo Cattolica in serie D?
“Speriamo di fare una buona stagione, le attese sono tante e la tifoseria del Cattolica è molto ‘focosa’. Penso che per una neopromossa l’obiettivo primario sia un campionato tranquillo, poi se vedremo che le cose andranno bene potremo acquisire sempre più fiducia e iniziare a sperare in qualcosa di più. Da me in particolare ci si aspetterà molto, è normale per un giocatore della propria città”.
Cosa può fare un ragazzo che ha intenzione di iniziare a giocare calcio a Cattolica?
“La nostra è una città che ha una buona tradizione calcistica, ci sono ben due squadre, il Cattolica e il Superga, che hanno settori giovanili molto attivi e ben organizzati. La nostra non è una di quelle città in cui se uno vuole iniziare a giocare non sa dove rivolgersi”.
Infine, come occupi il tuo tempo libero?
“Come giorno libero abbiamo soltanto il lunedì, quindi non è che il tempo libero a nostra disposizione sia tantissimo? Appena mi è possibile mi piace stare con gli amici. A ballare non si riesce quasi mai ad andare, a meno che non ci siano feste per cui non si gioca la domenica”.
In bocca al lupo a Roberto Franchini e al Cattolica per l’imminente campionato!