di Gino Muccioli
Anche in Valconca si muovono i primi passi per le elezioni amministrative del 2004, quando i tre comuni di Saludecio, Mondaino, Montegridolfo, dovranno scegliere chi li governerà fino al 2009.
I tre sindaci (rispettivamente Dilvo Polidori, Luigino Casadei, Guerrino Renzi) scenderanno, a meno di una legge specifica per i comuni sotto i 5000 abitanti, sponsorizzata, a livello nazionale, dal centrodestra ma anche dalla Margherita.
A Montegridolfo, roccaforte di sinistra, nel ’99 la destra non si presentò nemmeno e Guerrino Renzi, popolare, ottenne un 71% di voti. Il distacco tra Polo e Ulivo è ancora fortissimo, anche se più limitato, la destra ha ottenuto oltre il 35% dei voti nelle ultime elezioni. Nei due poli si tace, ma anche qui, come in molti comuni, Rifondazione sarà determinante. Se andrà da sola il Polo potrebbe avere qualche speranza, minima, ma esistente. I nomi sono prematuri, sembra però che nel centrosinistra il nome verrà fuori dalla attuale giunta (si dice Daniele Bartolucci, vicesindaco). Rifondazione potrebbe ripresentare di nuovo Nevio Gaudi. Dal Polo ancora nessuna indiscrezione.
A Mondaino invece nel ’99 il centrosinistra vinse con 15 voti di scarto (l’1,6%) e anche qua, se Rifondazione dovesse correre da sola (cosa improbabile comunque) per il centrosinistra potrebbero essere dolori, visto che il Prc vale circa il 6-7%.
Nel centrosinistra potrebbe essere un buon candidato il giovane Nicola Battistoni, già segretario Ds e da poco assessore nella giunta di Luigino Casadei. Anche Fabiola Andreani, vicesindaco, potrebbe essere un candidato papabile. Nel centrodestra si potrebbe riproporre Amerigo Ottaviani, sconfitto di misura nel ’99.
Discorso diverso per Saludecio, che potrebbe vivere uno scontro tra titani tra Massimo Pierpaolini per il centrodestra (sconfitto con il 36% nel ’99 da Dilvo Polidori), consigliere provinciale di Forza Italia e Massimo Foschi, attuale assessore provinciale (margheritino) all’Agricoltura, che molto si è adoperato per valorizzare l’entroterra della nostra provincia.
Il centrosinistra sulla carta dovrebbe essere sicuro, con circa il 56% dei voti, ma anche qua gioca una carta importante Rifondazione, che in caso di presenza autonoma, potrebbe rubare un 10% riaprendo i giochi perchè nelle ultime elezioni il centrodestra ha guadagnato consensi.
In Valconca quindi, come in molti comuni della provincia, il centrodestra vuole giocarsi le sue carte, avviandosi ad una campagna elettorale che può essere ricca di soddisfazioni in una zona dove le bandierini azzurre di Emilio Fede non sono così usuali.