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Ricavato attorno all’abitazione (anche questa da raccontare), ci sono centinaia di specie: tra cui 8 varietà di ortensie. Nergli anni ha regalato molte piantine agli amici. Cura anche un orto
Un orto botanico di livello mondiale si trova a Morciano in via degli Ulivi (termine per via della nobile piante che ombreggia il marciapiede). E’ il frutto di 30 anni di passione di Mario Garattoni, che ha nella musica classica l’altro suo grande hobby.
L’orto botanico il morcianese lo ha costruito attorno all’abitazione; anzi per certi versi è la prosecuzione della casa, progettata da Matteini, allora giovane architetto che sarebbe diventato famoso.
I fiori all’occhiello di Garattoni sono di certo 8 varietà di ortensie; tra cui l’ortensia quercifoglia: fiori bianchi e foglie che diventano rosse. Poi c’è un corbezzolo alto almeno 5 metri che a novembre, quando la natura tende a riposarsi, mostra tutta la propria bellezza con fiori bianchi e frutti. Di fronte al corbezzolo, attaccato al muro, un’altra pianta romagnola cara alla cascina (era usanza metterla giù tra la casa e la concimaia), il melograno: gigantesco ed affascinante.
Tra le curiosità c’è il philadelfia. Bianco, profumo d’arancio, il fiore veniva usato dalle spose romagnole come surrogato del più prezioso fiore d’arancio. Naturalmente il suo splendore è in maggio.
Alla rinfusa cosa si trova da Garattoni: meli da fiori, un melo con sopra tre varietà di mele (varietà che si sono autoinnestate negli anni), viburno, aceri giapponesi, azalee, gardenie, agrifoglio, abutilon, amarena, magnolia che perde le foglie (detta anche albero dei tulipani), nerina (arbusto), aucupa japonica, amelanchier (dai fiori bianchi in grado di sopportare il freddo), le felci (le fa seccare e le utilizza per concimare le piante acide, come gardenie, azalee, gerani), fursitia, wagelia (arbusto dai fiori rosa), spiree, melograno nano, sphora (con al quale ha fatto un gazebo naturale, lo spino (pianta invernale che dà da mangiare e agli uccelli in caso di neve), camelie, nespoli, ninfee…
Garattoni trascorre almeno 3 ore al giorno nel suo orto botanico. Oltre alle piante ed ai fiori cura un orto con attenzione maniacale. Dice: “uso pochissimi concimi. Il potato lo metto sotto le piante; col tempo diventa concime e lo utilizzo, naturalmente”.
La sua presenza ha inciso nel paesaggio morcianese. E’ stato Garattoni a suggerire la piantumazione in via degli Ulivi, via Boccioni, via Forlani. Ma la cosa di cui va più fiero è del Parco Avis, ingresso di Morciano, da San Giovanni in Marignano. Nel ’99 furono piantati 56 tigli, in onore dei bambini morcianesi nati. Anche nel suo giardino svettano due piante che sfideranno i secoli: sono state piantate alla nascita dei due nipotini.