– I fatti. Secchi, asciutti, senza fronzoli. Lo scorso settembre, sulle pagine di un quotidiano locale, Guglielmo Guerra, avvocato, 48 anni, dal ’90 al ’95 consigliere comunale repubblicano, fa sapere che ha fatto un esposto alla Procura della Repubblica col quale denuncia che Luigi Bellettini avrebbe svolto la professione di geometra senza essere iscritto all’albo.
Le ragioni? Guerra: “Ho chiesto al Comune il cambio di destinazione d’uso di un edificio acquistato 6-7 anni fa. Era il luogo della quarantena della colonia Fusco. Il cambio avrei dato al Comune di Misano un pezzo di terra nelle vicinanze da adibire a parcheggio. Erano d’accordo il sindaco, Sandro Tiraferri, il vice-sindaco, Angelo Ciaroni ed anche le opposizioni. Invece, Luigi Bellettini, consigliere comunale diessino ed Antonio Magnani, segretario dei Ds, me lo hanno bocciato. Voglio anche dire che la mia richiesta, in termini pratici, consisteva in qualcosa meno di niente”.
A chi gli chiede se non crede di averlo infangato, Guerra risponde: “Sperò proprio di sì. Chi amministra la cosa pubblica deve andare il buon esempio. Di certo non lo ha dato Bellettini che ha esercitato per anni la sua professione. Dato che è iscritto al suo Albo solo dal 20 gennaio del 2003; prima non poteva esercitare”.
Pentito dell’uscita pubblica? Guerra: “Per niente. Anzi, Lo controllerò sempre, per tutta la vita. E denuncerò puntualmente ogni suo errore. E sullo stesso piano metto anche Magnani”.
E Magnani, segretario dei Ds, risponde alle accusa di Guerra. Argomenta: “Guerra sbaglia; è in profondo errore pensare che qualcuno gli abbia fatto un torto a livello personale. Sarebbe un comportamento davvero sciocco e mi fermo qui nella mia riflessione, nonostante tutto quello che è stato scagliato in faccia. Siamo tutti consapevoli che quel pezzo di territorio di Misano va rivisto, rispetto alle esigenze di sviluppo ed alle aspettative dei proprietari. Oltre alla proprietà di Guerra, lì ci sono alberghi che vogliono crescere e svilupparsi, cosa che vale anche per altre zone di Misano”.
“Come maggioranza – continua Magnani – ci siamo dato semplicemente il tempo per valutare con consapevolezza e fare la scelta giusta. Inoltre, mi piacerebbe anche sapere se ad altri in quella zona è stato detto di no alle richieste. Insomma, credo che le risposte amministrative sulla zona, detta delle colonie, non possa essere personale ma complessiva. Prima di procedere vanno incontrati tutti gli operatori economici di quella zona per capire quali sono le loro esigenze. Solo su questo principio d’interesse collettivo si può capire come mai è stato detto di no al cambio di destinazione d’uso del manufatto di Guerra. E c’era anche un problema di equità: perché ad alcuni sì ed ad altri no”.
Chiude Magnani: “Una coalizione è coalizione sia quando dice di sì, sia quando dice no. Coalizione della quale fanno parte i Ds e che si assumono le responsabilità di governo”.