Era una sicurezza pensare che era sempre disponibile, lucido nel raccontare le sue esperienze di vita che tanto hanno arricchito la storia della marineria. Morto a 97 anni, era diventato la memoria storica della città, un archivio senza fine. Lo ricordo insieme ai suoi amici che nei racconti di mare, puntualmente, chiedevano il suo intervento: “L’è vera Guido?”. E lui annuiva, arricchiva il racconto, sentendosi coinvolto con occhi da bambino.
Quante ore ho passato insieme a lui “tormentandolo” con mille domande, la richiesta di nomi e soprannomi. Una volta nel raccontare un periodo della guerra arrivò a commuoversi fino alle lacrime. Era un bravo marinaio motorista, dedicando la sua vita ai motori che sapeva avviare con maestria, dai trabaccoli ai primi motoscafi, navigando per ogni mare. Se ne andato in silenzio con la fierezza e l’orgoglio del marinaio. La sua nobiltà d’animo e la sua storia lasciano un grande vuoto nella memoria storica della nostra città. Ciao Guido, che Dio ti benedica.
di Dorigo Vanzolini