[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/immagni/febbraio/foto15.jpg[/img]Le sue mani si agitano nell’aria, avvolgenti, sembrano disegnare l’aria, alla ricerca di una materia da plasmare per costruire figure che appartengono alla sua fantasia. Maestra d’arte, fin da piccola appassionata di disegno, inizia a dipingere, i suoi quadri piacciono e riesce a venderli. Ma la pittura non le basta.
Vuole costruire cose, oggetti, manipolare e plasmare materiali diversi, ricerca una tridimensionalità non solo virtuale, ma concreta, tattile della materia. Lei è vegetariana, ecologista, consuma solo prodotti biologici, non solo in chiave salutista, ma soprattutto per il grande amore e rispetto che porta per la natura. “Ho una forte attrazione per il fiabesco – dice -, per le leggende popolari degli abitanti magici dei boschi”.
Quasi per gioco, ma anche come risultato di una continua ricerca, inizia a produrre statuine raffiguranti tutto quel mondo fiabesco: fate, gnomi, elfi, folletti… ma soprattutto streghine. Diventano portachiavi, quadretti tridimensionali, portafoto, ecc. Ognuno è diverso dall’altro, allega un cartiglio che diventa la narrazione di quelle leggende popolari e la descrizione del personaggio.
Prova a venderle, queste sue “creature”, in qualche mercatino… ed è subito successo. “I graziosi oggetti diventano dei portafortuna e scacciaguai – continua Katia Binotti -, ma invito l’acquirente ad attenersi scrupolosamente a tutta una serie di istruzioni sui rituali da seguire per ottenere l’effetto magico”. C’è chi ci crede! Ma anche se uno fosse scettico, certamente può avvertire tutta l’energia creativa trasmessa da Katia.
C’è grande richiesta per le streghe boschive col loro retaggio di leggende celtiche e mediterranee: la strega arcobaleno, la strega muschiata, il folletto Pixli… Katia è affascinata da questo mondo e da anni si è avventurata in profondi studi e ricerche, leggendo decine di libri e documenti. “Il mio sogno nel cassetto è scrivere un libro ‘Lo Stregario’ – racconta Katia -, da me illustrato. Sarebbe la sintesi delle mie due passioni: il fiabesco e la creatività artistica”.
Katia ha allestito, in soffitta, un laboratorio dove “sforna” centinaia di pezzi. I suoi oggetti vengono fatti uno alla volta, con cura e fantasia. “Adotto una tecnica tutta mia – conclude Katia -, un tipo di porcellanina molto resistente, senza bisogno di cottura, ma che al tatto risulta quasi gommosa. I colori di fondo vengono impastati con la materia e poi dipingo tutti i particolari ad acquarello”.
Tiene dei corsi denominati: “Arti creative, un mondo tutto da scoprire”; i suoi utenti sono bambini e genitori. Attualmente a Cattolica presso la libreria l’Idea e a Riccione alla libreria Il bosco incantato. Ma Katia la si può incontrare anche nei mercatini e fiere che si svolgono nel circondario. Con la sua bancarella multicolori dove completa i suoi personaggi fiabeschi, li plasma, li colora… li anima.