Un buon libro ha l’obbligo ed il dovere di far discutere e riflettere. Mentre un libro-documento va accolto per quello che: roba su cui lavorare. Invece, il libro-documento di Paolo Zaghini e Gianluca Calbucci ha fatto infuriare il centro-destra che lo ha bollato come propaganda di sinistra, disertando la presentazione del volume dello scorso dicembre.
L’oggetto della disputa si intitola “I politici locali” (Pietroneno Capitani Editore, 620 pagine, euro 25). Il sottotitolo reca: “Consiglieri, assessori e sindaci del Riminese (1946/2001)”.
Sono 600 pagine di nomi, cognomi e date. Di ogni comune della provincia di Rimini, per 50 anni di tornate elettorali, ci sono queste informazioni: elettori iscritti, votanti, voti non validi, consiglieri comunali (suddivisi per appartenenza di casacca) e giunta comunale. Insomma, migliaia di nomi da consultare ed anche da verificare.
I maligni affermano che il lavoro contiene molte imprecisioni. E l’imprecisione potrebbe essere uno dei pochi appunti da fare agli autori. Però il libro dovrebbe, se non stare nella libreria di ogni casa, almeno in quella di tutti i partiti.
La caterva di nomi è preceduta da due saggi, “Le categorie dirigenti nel Riminese dal fascismo alla ricostruzione” di Oriana Maroni e da “La Provincia di Rimini tra vicende istituzionali e realtà geografica” di Carla Catolfi (in tutto 25 pagine). E da altra 50 pagine di guida tecnica ai numeri.
E’ un testo che mancava. Il centro-destra per consolarsi potrà notare il declino della sinistra nel Riminese.