Conduce un laboratorio a Cattolica, Artigiana Arredo, sito in via Frescobaldi, dove produce mobili d’arte su misura.
Quando ha iniziato il mestiere?
“All’età di 7 anni da Tavullia, dove sono nato, ci siamo trasferiti in una casa colonica dove c’era la possibilità di giocare soprattuttto con dei legni. Costruivo trattori, cassette, capannine… tutto con il legno e questo lievitava la mia fantasia. A 14 anni andai a lavorare nella bottega di un falegname”.
Cosa ti ha affascinato di questo lavoro?
“Le enormi possibilità creative. Dopo i primi giorni di lavoro mi sembrava quasi impossibile che da delle tavole grezze si potevano realizzare dei mobili, tavoli, cucine, ecc. Allora l’entusiasmo fu grande e dal quel lontano 1975 ad oggi ho sempre respirato il profumo del legno”.
Quanti siete rimasti a Cattolica?
“Siamo rimasti in pochi artiginani a lavorare il legno. Le richieste sono tante, il lavoro non manca, insomma, a lavorare bene, c’è un discreto ritorno economico”.
Cosa andrebbe fatto per avviare i giovani nei settori artigianali, molti in via d’estinzione?
“Purtroppo i giovani sono attratti da altre professioni. Bisognerebbe fare un appello ai giovani, perchè il lavoro è bellissimo, con tanta soddisfazione di creare e fare crescere la propria fantasia. Penso che si potrebbero fare degli incontri a scuola e parlare con i ragazzi, farli incuriosire e capire della ricchezza che c’è nel lavoro artigiano. La forza delle botteghe artigiana sta nella capacità tecnica di realizzare cose che l’industria che fa pezzi in serie, non può fare. Un apprendista per acquisire una buona capacità tecnica ha bisogno di circa 7 anni di lavoro di bottega. In pratica come gli anni di preparazione di un medico”.
Visto che sei anche pittore, c’è una affinità tra la creatività artistica e la creatività artigiana?
“Dipingo da circa 20 anni, alla sera dopo avere lavorato 10 ore. Ebbene io trovo una forte affinità tra le due creatività. Alla base c’è sempre la fantasia e il progetto. Nella pittura la parte fantastica e lacasualità artistica spesso prevale sulla tecnica. Quando realizzo mobili prevale la perfezione tecnica. Ma la fantasia mi aiuta e ogni volta si rinnova il mistero della trasformazione di una tavola grezza che piano piano prende altre forme e diventa un oggetto caldo che oltre ad una funzione pratica, deve avere anche un valore estetico”.