L’annuncio dell’intenzione di riscendere in campo, dopo la sconfitta del ’99 con una lista di indipendenti e centrodestra, lo ha dato lo stesso Minarini al direttivo della Pro-loco montefiorese, di cui è presidente, avvertendo che da marzo rassegnerà le dimissioni per correre alla carica di sindaco.
Qualcosa in più di una disponibilità insomma. Evidentemente il centrodestra ha già scelto il proprio candidato alla carica di primo cittadino per strappare al centrosinistra il governo locale dopo 15 anni di opposizione.
Nel ’95 Minarini venne sconfitto da Claudio Battazza, nel ’99 si tenne in disparte dalla competizione elettorale e Battazza vinse con un netto scarto di voti in un comune dove a livello politico il centrosinistra è da sempre minoritario.
Ora Battazza non è più ricandidabile e si apre una competizione che è apertissima. Da un lato il centrosinistra che deve per forza dare continuità al lavoro di Battazza (non è escludo dal sindaco stesso una sua presenza in lista nel prossimo anno) e un centrodestra che può, sulla carta, riconquistare il comune.
Luciano Minarini è uno di questi, presidente della Pro-Loco, conosciuto in paese e con già alle spalle un’esperienza in Consiglio comunale. La sconfitta del ’95 poi, non è stata così ecclatante come quella del ’99, quindi il suo nome è apprezzato dal centrodestra montefiorese per proporlo come candidato a sindaco. Oltre al centrodestra, anche qualche esponente di Montefiore indipendente, sembra già della partita.