Le loro opere si possono ammirare al Museo della Città di Rimini, nell’ex convento dei Gesuiti nella centrale via Luigi Tonini.
Per aiutare i turisti che scelgono il Riminese il Comune di Rimini, come oramai avviene da anni, ha programmato l’apertura serale in agosto: ogni martedì dalle 21 alle 23. Il Museo, da giugno a settembre, chiuso il lunedì, dal martedì al sabato è aperto dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Domenica e festivi 16,30 – 19,30.
La campagna pro-ospiti è stata denominata “Sere d’estate al Museo”, seguendo “percorsi” pensati ad evidenziare tematiche e nuclei artistici e archeologici di particolare rilievo, o a immergersi, all’interno della fresca e suggestiva cornice del giardino del Museo, nel divertente mondo dei cartoons, nonché a partecipare a piacevoli conversazioni affidate a noti studiosi di storia, arte e archeologia.
Si ricorda che dal maggio scorso è allestita la prima parte della sezione archeologica del Museo della Città, dedicata alla Rimini imperiale fra II e III secolo.
La scelta di partire dalla città della piena età imperiale è motivata dalla volontà di valorizzare quasi si trattasse di una mostra tematica all’interno del percorso museale – due fra gli scavi più emblematici di Rimini che hanno restituito materiali di grande pregio e interesse: quello di palazzo Diotallevi, da cui proviene il celebre mosaico con scena di ingresso delle navi nel porto, e quello della domus “del chirurgo” di piazza Ferrari, nota per l’eccezionale strumentario medico-chirurgico del suo proprietario, che attribuisce alla scoperta riminese fama internazionale.