– Difficile battere i primati. La XIII edizione della Notte delle Streghe, 19-23 giugno, ha battuto la fantastica edizione 2002: sulla carta irripetibile. Nelle 5 serate non c’era il posto neppure per uno spillo in piedi. Ma come spiegare il successo? Almeno 5 gli ingredienti vincenti: primo, sotto c’è un’idea credibile i riti di San Giovanni legati alla civiltà contadina; secondo, il borgo; terzo, il livello degli spettacoli; quarto, il giusto rapporto qualità-prezzo delle osterie; quinto, l’entusiasmo dei centinaia di marignanesi che ci lavorano.
– Guerrino Aratari, socialista: “Il segreto sta nella cura che ci mette chi organizza. Io ne faccio parte ed ho sempre dato fiducia piena all’assessore Daniele Morelli. Un ruolo importante lo gioca anche il nostro castello, una scenografia unica. Sembrerà strano, ma io do importanza anche alla data in cui si svolge. Benissimo poi gli stand gastronomici. Io sono andato a mangiare nel nuovo ristorante, “Fortino delle fate”, sul Ventena: darà prestigio e vita al nostro borgo”.
Antonio Menghi, Rifondazione comunista: “Come spiegare il successo? Forse perché non è la classica sagra. Poi gli spettacoli, sono davvero belli. Muovo però due rilievi: la Notte deve ancora di più affondare nelle tradizioni contadine di San Giovanni. L’altra critica è sulla partecipazione delle cartomanti. La cosa non è assolutamente educativa. Invece, dei professionisti perché non assoldare degli attori? Spero, comunque che la manifestazione continui così”.
Daniele Morelli, assessore al Turismo: “Alla fine dell’edizione 2002 si era pensato di aver raggiunto il massimo delle presenze. Quest’anno si è fatto meglio. Dunque: contento. L’organizzazione dell’edizione 2003 è partita lo scorso anno. Con le associazioni di categoria e di volontariato ci siamo incontrati moltissime volte cercando di lavorare su un impianto vincente. Il successo non è stato un caso ma il risultato di idee e programmazione frutto di uno studio a tavolino. E le carte vincenti di quest’anno devono essere il presupposto con cui andare a lavorare per la prossima edizione”.
Sergio Funelli, il sindaco: “E’ straordinario contare un così alto numero di presenze in un contesto che si distingue dalla classica festa popolare per diventare un luogo in cui si produce cultura, un trampolino di lancio per gli artisti che vi partecipano e che da qui iniziano la loro tournée estiva. Il recupero del borgo e l’arredo urbano costituiscono un ulteriore motivo d’attrazione: al pubblico affezionato ogni anno San Giovanni offre nuovi scorci restaurati in cui si può gustare la crescita o la riscoperta del centro storico”.