[b]di Francesco Toti [/b]
[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/immagini/febbraio/foto19.gif[/img] La politica è l’azienda più forte, grande ed importante della provincia di Rimini, dell’Italia. Controlla migliaia di miliardi di lire di ricchezza ed impiega migliaia di persone. Insomma, siamo già in una società comunista. Il potere della politica è tanto alto che il cittadino è chiamato a vigilare su una saggia, accorta ed equa gestione di questo potere, la politica, che gli studiosi sintetizzano in: il potere dei poteri.
Soprattutto in una nazione come la nostra che, rispetto a quelle occidentali, ha problemi morali figlie della sua storia. Lo storico inglese, Eric Hobsbawm un comunista eterodosso, come ama definirsi, nel senso che legge il tempo dalla parte degli sfruttati (“E’ ancora necessario denunciare e combattere l’ingiustiza sociale. Il mondo non migliorerà certo da solo”) e che in Russia c’era una dittatura, afferma che l’Italia è la nazione più corrotta dell’Occidente. Ma, come direbbe Biagi: questo è il mio paese. Si ha la speranza che le nuove generazioni possano comportarsi meglio dei padri.
Ma andiamolo a vedere questo straordinario potere economico accumulato dalla politica italiana.
Come mostra la tabella in questa pagina, i 20 comuni della provincia di Rimini, direttamente, hanno dei giri d'”affari” di prim’ordine. Con poche eccezioni, si osserva che le aziende sul territorio più grandi sono le macchine amministrative.
Guida la speciale classifica Rimini con 234,3 miliardi di lire di “giro d’affari” (le spese) ed un esercito di 1.426 impiegati. Sul suo territorio le imprese private più grandi si contano su una mano.
Il Comune di Riccione, con i suoi 80 miliardi diretti e 615 addetti, è di gran lunga dominante. Per trovare un’impresa privata in grado di contrastarlo bisogna scendere di molti miliardi. Agli 80 miliardi vanno aggiunti i quasi 47 miliardi di Geat, una società il cui azionista è il Comune di Riccione.
Cittadine dove si trovano molte aziende più grandi di quelle pubbliche sono San Giovanni in Marignano e Verucchio, che rappresentano due delle maggiori aree industriali della provincia. Ma anche qui le amministrazione hanno un grosso valore.
Aziende pubbliche sono anche moltissime società per azioni. Da un punto di vista formale agiscono ed operano sui mercati come i privati, ma sono degli enti pubblici “camuffati”. Infatti, fino a pochi anni fa venivano detti enti secondari (i primari sono i comuni). Gli azionisti di queste aziende sono le varie amministrazioni comunali della provincia. Qualche azienda a controllo pubblico: Romagna Acque, Aeradria, Tram, Amir, Amia, Sis, Fiera di Rimini, Caar. La neonata Hera (dove sono confluite Amir, Amia, Sis e Geat) gestrice delle acque, dello smaltimento rifiuti e del gas-metano in Romagna ed a Bologna, è una delle maggiori aziende italiane del settore ed in assoluto. E’ facile immaginare il suo potere.
Le “private” controllate dal pubblico sono dei feudi molto più potenti e forti dei comuni, anche tra i più grandi. Molte sono talmente forti che riescono ad incidere sul potere della politica in modo determinante. Soprattutto dove ci sono dei presidenti intelligenti, capaci ed in grado di organizzare e gestire il potere.
Ad esempio L’Amia (raccolta e smaltimento dei rifiuti nella provincia di Rimini) nel 2000 ha fatturato poco più di 100 miliardi con 441 addetti. Altra azienda pubblica che viaggia attorno ai 100 miliardi è la fiera di Rimini. Attorno ai 50 miliardi di ricavi si attestavano nel 2000 anche Tram (i trasporti) e l’Amir (l’acqua).
La politica come si riflette oltre a fare economia incide in modo fondamentale sulle scelte. E’ lei a decidere e su questo c’è uno strumento che (un ex amministratore dice che andrebbe messo in un armadio perché quello approvato viene poi disatteso e cambiato ogni giorno) è il Prg (Piano regolatore generale).
Insomma, se il cittadino non si occupa di politica, sarà la politica ad occuparsi e decidere per lui. Gli inglesi affermano che la democrazia va difesa giorno dopo giorno. E loro hanno uno stato meno invadente, meno burocratico, meno minaccioso, meno punitivo del nostro.
[b]I NUMERI[/b]
Il colosso della sanità
Il settore della sanità è uno dei grandi colossi tra le aziende pubbliche presenti sul territorio provinciale. Ha un giro di 349 milioni di Euro che in gergo quelli del Colosseo chiamano valore di produzione ed impiega 3.004 persone, di cui 2.826 di ruolo e gli altri con incarichi a termine.
[b]I NUMERI[/b]
Provincia, 117 miliardi
Il totale delle entrate correnti e straordinarie per il 2000 ammontano a 117 miliardi (430.000 lire per abitante). Le entrate correnti sono 66 mld (242.000 lire per abitante) di cui 39 mld per entrate tributarie (145.000 lire per abitante) il 60% del totale delle entrate correnti, 24 mld di entrate da trasferimenti (88.000 lire per abitante) il 36% del totale delle entrate correnti ed entrate extratributarie per 2,6 mld (10.000 lire per abitante) il 4% del totale.
Le entrate da alienazione e da altri trasferimenti sono previste in 13 miliardi (49.000 lire per abitante) e le entrate per accensione di prestiti in 38 miliardi (139.000 per abitante).