– Gaspari cacciato da Pritelli. E’ successo in seguito ad una mozione presentata da Muccini, capogruppo della lista di maggioranza, che ha chiesto se non fosse incompatibile la presenza in giunta di un vice-sindaco che partecipa agli incontri del centrosinistra di Gabicce.
Sono passati pochi giorni, nemmeno il tempo di discutere la mozione in aula, che il sindaco ha tolto le deleghe a Turismo, Attività economiche e Polizia municipale a Fosco Gaspari, 57 anni, ex Ds ed ora nella Margherita. Uno degli uomini di punta della lista del ’99, Gaspari partecipava agli incontri del coordinamento composto da Sdi, Margherita, Ds, Pdci e Prc.
Questo era troppo per i partiti di centrodestra che sostengono la maggioranza tanto da chiedere l’incompatibilità con l’amministrazione.
“Dopo 4 anni – dice Gaspari – mi sono state tolte le deleghe in modo sbrigativo e senza nessun passaggio nelle sedi opportune. Mi hanno detto: o te ne vai tu, o ti mandiamo via noi. Sono sempre stato leale al programma elettorale che abbiamo proposto ai gabiccesi nel ’99, portando avanti il mio lavoro e le mie idee, quindi non mi sentivo di dovermi dimettere perché partecipavo agli incontri delle forze politiche che considero a me più vicine”.
“La lista civica – prosegue Gaspari – da tempo cominciava a logorarsi: alcune scelte imposte dai partiti di centrodestra hanno fatto sì che Rinnova non fosse più vista come un insieme di persone che si sono impegnate su un programma, ma una lista sempre più politica. Sono sempre stato un uomo di centrosinistra e quindi se i partiti di quell’area politica di Gabicce riescono a rimettersi a discutere, a fare politica in modo nuovo e veramente più umile rispetto al passato, è logico che voglio essere del gruppo. Questo senza pregiudicare l’attività amministrativa, anzi, sono sempre stato uno dei più presenti sia in Comune che nella città”.
“Non vedo perché – conclude Gaspari – se vale per Pritelli il fatto di riuscire a tenere distinte idee politiche e attività amministrativa, questo non possa valere per il sottoscritto. Evidentemente Rinnova è diventata una lista in cui i partiti di centrodestra dettano legge. Proseguirò il lavoro in Consiglio comunale, costituendo il gruppo della Margherita, valutando di volta in volta le proposte dell’amministrazione, ma ponendomi, a livello politico, all’opposizione”.
Il coordinamento di centrosinistra, dal canto suo, è solidale con Gaspari, sia come attività amministrativa che come linea politica.
“Quello che diciamo da tempo – sostiene Giovanni Miceli, portavoce del Coordinamento – appare ora più evidente: la linea politica della maggioranza è dettata dal centrodestra. Era stato oltretutto lo stesso sindaco a dichiarare che per lui non c’è differenza tra il candidarsi per la coalizione di centrosinistra o nuovamente con l’attuale coalizione supportata da An e FI, pur ispirandosi a valori di sinistra. L’adesione al tavolo del coordinamento non è altro che la conseguenza naturale della linea politica della Margherita e per noi si tratta di un valido apporto per le nostre attività. Nato per scommessa, il coordinamento sta crescendo nonostante le difficoltà da superare. Si tratta di una realtà importante per Gabicce, perché persone e partiti che prima non si parlavano ora si incontrano, discutono, con pari dignità e senza egemonie”.
“Il centrodestra – dichiara Miceli – mostra chiaramente la sua egemonia sulla lista Rinnova; questo, per noi opposizione, è un motivo in più per proseguire la nostra attività”.
“Nelle prossime settimane – prosegue Miceli – avvieremo incontri con i cittadini, le associazioni di categoria, le società sportive e le organizzazioni del volontariato, per capire sempre meglio le loro idee e le loro aspettative per la nostra città con lo scopo di costruire con loro un progetto per Gabicce Mare, per l’ulteriore sviluppo della città. Quando avremo costruito il progetto, e sarà condiviso da tutti i partiti di centrosinistra, decideremo le persone che riterremo adeguate per realizzarlo e che proporremo ai cittadini, per riconquistarne la fiducia.
“Il coordinamento – conclude Miceli – pur con le difficoltà dovute ad un inizio di un percorso, vuole cercare di proporsi come vero e proprio soggetto politico, pur nell’autonomia di ogni partito, e punto di riferimento per i cittadini di questa area politica, in una fase come questa in cui è necessaria una resistenza agli attacchi sempre più spregiudicati del centrodestra alle conquiste democratiche. Per questo la Margherita non può essere che con noi, mentre è quantomeno singolare stare dall’altra parte pur dichiarandosi di sinistra. Le sole giustificazioni possono essere vecchie diatribe e vecchi rancori che non possono esistere se solo si pongono in primo piano gli interessi della città. (L.S.)