[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/settembre/buona_tavola_pianta.jpg[/img]Lo scarpigno, o crespigno (scarpègn in dialetto) è il principe delle erbe di campagna romagnole. Era, ed è, una parte fondamentale del “companatico” della piadina.
La pianta è tipica del Mediterraneo. Oltre ad essere legata alla piadina viene utilizzato per insaporire le insalate rustiche. Non in Romagna, altrove, le foglie tenere, lessate, vengono utilizzate come ingredienti per zuppe e minestroni. Mentre i boccioli, sotto sale, rappresentano un ottimo surrogato dei più pregati capperi.
Quando l’Italia era povera ed il caffè un autentico lusso, le donne tostavano le radici, le macinavano e preparavano la bevanda.
Crescita spontanea nei terreni incolti, nelle scarpate, nelle vigne, prati, infestante dei campi coltivati, in campagna i contadini lo impiegavano come foraggio per gli animali, soprattutto bovini e pollame perché ritenuto ottimo per la produzione del latte.
Pianta raccontata anche dal naturalista Plinio, il crespigno ha un suo ruolo anche in medicina. Proprietà: digestive, depurative, diuretiche, ipoglicemizzanti e lassative.