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Patrizio Ciotti
Un frammento di Morciano è già uno dei protagonisti delle Olimpiadi invernali che si terranno a Torino nel 2006. La sua speciale gara è partita in largo anticipo ed è già in corso. Il protagonista è Patrizio Ciotti, 50 anni ben portati, sposato, un figlio. Il morcianese ha progettato la mensa che accoglie coloro che stanno lavorando per rendere possibile i prossimi giochi invernali. In pieno centro, il locale è stato ricavato in una vecchia autorimessa ed è in grado di accogliere 600 ospiti. “Lo definirei minimalista – racconta Ciotti. Nel senso che abbiamo usato pochi ingredienti : l’acciaio, il bianco e la pietra. L’acciaio ed il bianco perché danno il senso della pulizia; mentre il legame forte con Torino è data dalla pietra che va a riprendere le montagne che la circondano. Naturalmente, nella progettazione, siamo partiti dall’elemento più importante: la funzionalità. E su questo elemento si è costruito l’estetica”.
La bontà progettuale di Ciotti è stata apprezzata anche dal più importante quotidiano italiano, il Corriere della Sera. Lo scorso 15 giugno in un lungo servizio che raccontava l’eccellenza eno-gastronomica di Senigallia c’era anche un’enoteca da lui realizzata. Si leggeva: “Aperto da poche settimane il Lab è già un protagonista della vita cittadina. E’ un bellissimo american bar, molto bene arredato, con un piacevole dehors sulla piazzetta a pochi passi dalla Fortezza. Molto frequentato all’ora dell’aperitivo dove si gustano ottimi cocktails con stuzzichini. Tra poco entrerà in funzione anche un servizio di piccola ristorazione”.
Ciotti ha firmato l’arredo di alcuni dei locali più conosciuti delle nostre zone. Qualche nome: Eden Rock, Belsit e Osteria della Miseria a Gabicce Monte, Gradisca a Cattolica, le mense della Ferrari e della Maserati, la mensa della Srd di Parma (azienda leader nelle macchine per l’imbottigliamento del vetro). Inoltre, ha lavorato per Mirabilandia (campagna promozionale ’99-2000) ed Atlantica.
La sua carriera lavorativa è partita dalla grafica. Da qui è finito agli allestimenti fieristici. Infine, l’arredamento. Ha lo studio in un luogo bello (suo il progetto di recupero) non meno che affascinante: in una chiesetta sconsacrata del 1500 dentro il borgo di Gradara. l’edificio è stato recuperato in maniera intelligente e rappresenta la giusta cornice ad un progettista che mette al centro la funzionalità. Poi la bellezza, legata alla conoscenza dei materiali ed alla storia.