La dozzina di tipi di pane rigorosamente fatti in casa sarebbero più che sufficienti per riempirsi. Gli appassionati dei sapori giusti devono avere l’accortezza e la forza di limitarsi.
Questo non è che uno dei biglietti da visita per leggere il ristorante-enoteca “Fabbrica Gastronomica” (dove fabbrica sta per bottega). Aperto lo scorso dicembre, si trova ad Albereto, un borgo malatestiano nel comune di Montescudo, da cui si può ammirare uno dei panorami più superbi del Riminese: sia sulla costa, sia sull’entroterra, con lo sguardo che spazia da San Marino ai monti lontani degli Appennini.
In un ristorante ci si va per due ragioni: la qualità del mangiare e la bontà degli ambienti.
Il mangiare
Il giovane e talentato chef Daniele Succi propone una cucina tipica, territoriale, rivisitata con la giusta creatività. Insomma, nessuna voglia di scoprire l’universo ma soltanto il piacere di offrire qualcosa in più. Particolare: le verdure fresche sono solo nostrane e le patate solo di Montescudo. Propone, lo chef (è egli stesso a prendere la comanda) un menù alla carta e cinque menù fissi. Esempi di minestre: crema di piselli con tortellini di tofu alla malva, pappardelle al germano con profumo di ginepro e alloro, tagliatelle al ragù antico (con i fegatelli, roba della nonna), maltagliati con cotiche e fagioli, passatelli in brodo di gallina, risotto all’anatra porcini e riduzione di Sangiovese, gnocchetti con cavolfiori ed aringa.
Esempi di secondi: filetto di maiale avvolto in pancetta, cacciatora di coniglio (dopo due giorni di macerazione), tagliata e filetto di manzo, baccalà con olivelle, quaglia con patate all’aneto e salsa di sedano e zafferano.
L’altro elemento è il piacere di stare in un luogo accogliente. La proprietà lo ha definito di sobria bellezza, dove con gusto stanno insieme i mattoni antichi, i tavoli romagnoli (quelli dalle gambe tornite), le ceramiche di Vietri e pezzi etnici dell’Oriente.
Un altro ingrediente a favore è il giusto rapporto qualità-prezzo. I menù vanno da 29 a 36 euro (più i vini).
Ideato dallo Studio Design, realizzato da Afa Arredamenti, dietro ci sono Cesare Francolini e Carlo Mauri (nipote e zio). Originari di Albereto, residenti a Cattolica, il recupero architettonico ed il locale sintetizzano il legame con le radici e la volontà di far rivivere uno dei borghi più belli del Riminese. Assolutamente da scoprire. Magari attorno ad una bella tavola.