– Una bella rivoluzione quella dei bagnini di Riccione, partita dal bagno 85 e che è riuscita a coinvolgerne altri 17 quest’anno e presto, si spera, tutti i 700 della provincia. Ad esempio nella sola scorsa stagione estiva sono stati risparmiati 2.500 metri cubi d’acqua: un lungo fiume di due chilometri e mezzo, alto un metro ed altrettanto largo.
Si tratta del bagnino ecologico, un progetto dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Rimini all’interno di Agenda 21, che ha come arrivo un turismo sostenibile capace di ridurre i consumi di acqua, di effettuare la raccolta differenziata ed, ultimo, di produrre energia elettrica attraverso dei pannelli foto-voltaici da montare sui tetti dei chioschi da rivendere poi all’Enel. Del progetto provinciale Riccione si è imposto come il capofila.
Il primo rivoluzionario è stato Matteo Giovanardi, bagno 85. Grazie ad un contributo della Provincia, l’anno scorso ha realizzato un sistema per risparmiare l’acqua attraverso il riutilizzo dell’acqua delle docce per il water e l’innaffiamento. Oltre a fare la raccolta differenziata, ha montato un piccolo impianto foto voltaico e solare per lo sfruttamento dell’energia solare.
Quest’anno il bagno 85 è stato seguito da altri 18 colleghi.
Il prossimo anno, grazie alla sensibilità di Enel Sì, che lo ha regalato, al bagno 81 (proprietà di Cesare Villa) saranno montati dei pannelli foto-voltaici sul tetto del chiosco per produrre energia elettrica che verrà immessa nelle reti Enel dietro compenso.
Col pannello foto-voltaico subirà una trasformazione architettonica anche il chiosco, che andrà a riprendere le falde della cascina romagnola, la cosiddetta anima di un luogo. In questo caso si avrà un altro beneficio; infatti il tetto termo-ventilato riscalderà meno l’ambiente. Addirittura si pensa di condizionare in modo naturale, attingendo il fresco attraverso dei tubi dalla sabbia, capaci di creare dei canali d’aria fresca attorno alla costruzione.
Nelle intenzioni della Provincia e di Enel Sì (società dell’Enel che si occupa di energia naturale alternative) c’è l’ambizione di estendere tale rivoluzione a tutti i 700 chioschi del Riminese.
Dietro c’è la progettazione dell’architetto Loris Casali e la collaborazione di Gian Carlo Gabellini, professore dell’istituto Leon Batista Alberti di Rimini.
Il bagnino sostenibile riccionese è stato raccontato dal Sole-24 Ore e da Antenne2 (Francia).
E vi sono state richieste da Cesenatico, Senigallia, Ancona per ripetere quella che appare una rivoluzione. E rappresenta anche una bella carta promozionale sul fronte del turismo.