Cara Piazza.
Oggi vorrei parlarti delle -“piccole cose”.
Durante l’amministrazione di Sandro Tiraferri a sindaco della nostra città ho avuto modo di scambiare alcune opinioni con lui su varie cose.
Devo dire che gentilmente mi ha sempre risposto, anzi colgo l’occasione non ancora avuta nel congratularmi con lui per la nomina al Consiglio provinciale.
Ricordo che in una di queste, gli dissi che inevitabilmente alla fine del suo mandato avrebbe chiesto a se stesso le cose piu o meno buone e le cose belle fatte in questi anni. Personalmente come cittadino devo dire che ha fatto sia l’uno che l’altra, alcune sono anche gradevoli. Il nuovo lungomare è una gioia da vedersi, per i forestieri , “come si diceva una volta”, per gli imprenditori, e diciamolo una volta tanto anche per noi cittadini. Forse i negozi avranno qualcosa da dire? Non lo so. Un po’ meno bella è la piantumazione e poi quelle panchine senza schienale per potersi sedere e magari leggere un bel libro, forse anche l’illuminazione, comunque tutto è perfettibile, se qualche errore è stato fatto. E’ soggettivo; tutti possiamo sbagliare: è umano.
Ricordo anche la richiesta, se era possibile, di sistemare una fontanella al cimitero vicino ad un mio congiunto, perché spande acqua ed è comunque brutta da vedersi, pagando anche a mie spese: per una piccola cosa, credo di poche lire di allora, che fosse comunque consona al luogo. La lettera l’ho smarrita, forse mi disse di parlarne con l’assessore; non lo “ricordo”. Allora mi succede che quando passeggio su questo bel lungomare, vedendo queste belle fontane e quelle piccole fontanelle che sprizzano acqua con tanta energia, dove piacevolmente ne gioiscono i bambini, mi viene in mente quella piccola cosa, lassù: sulla nostra collina, dal costo, credo, di poche lire. Che, ahimè!, è rimasta così, sospesa e triste. Come allora.
Giorgio Pizzagalli