– Laganà è liberissimo di creare tutte le liste che desidera e presentarsi alle prossime elezioni amministrative. In merito poi al riferimento dei circoli di Alleanza Nazionale, Laganà si appropria di meriti che non gli appartengono. Questo modo di fare però di uomini che si dichiarano di destra è molto confusionale. Francamente non saprei a quale destra collegare. Stupisce infatti che Laganà dichiari che il motivo che lo ha indotto a scendere in politica, e a fondare una propria lista, è stato quello di aver subito un torto dal sindaco Tiraferri. Allo stesso tempo però invita lo stesso sindaco Tiraferri a fare parte della sua lista, perché lui, il sindaco Tiraferri, conosce i problemi di Misano. Credo quindi che Laganà abbia le idee un po’ confuse. E poi, chi ha l’ambizione, come Laganà sostiene di avere, a candidarsi a sindaco di Misano, non dovrebbe conoscere i problemi della città che intende governare?
Il pensiero, il progetto politico di Alleanza Nazionale a Misano è quello di cambiare pagina. Assieme agli amici della Casa delle Libertà vogliamo portare il cambiamento ed il rinnovamento dopo 60 anni di strapotere della sinistra. Laganà è stato iscritto ad An fino all’anno scorso, ma anche di recente ha partecipato alle nostre riunioni. Gli è stato proposto in più di un’occasione di entrare in lista, ma ha sempre dichiarato di non volersi esporre. Sul piano politico ha quindi tradito la nostra fiducia. Personalmente invece sono deluso ed amareggiato di come Laganà si sia comportato nei miei confronti, visto il rapporto di amicizia che ci legava. Vuole presentare una sua lista alle prossime elezioni comunali in contrapposizione al centrodestra? Allora non mi resta che augurargli buona fortuna. Anche se non so in quanti darebbero credibilità a chi vuole aggregare nelle proprie file anche il sindaco uscente. Io, francamente, a braccetto con Tiraferri, non mi ci vedo affatto.
Nell’ultima edizione della Piazza, il consigliere diessino Villa dichiarava: “Credo proprio che a Misano non ci sia l’imprenditorialità. Un imprenditore deve credere in quello che fa ed investire in se stesso…”. Francamente mi chiedo da che pulpito politico ed economico (Villa è un commerciante, ma anche consigliere comunale con delega al Commercio) vengano i rimporveri ai commercianti misanesi. Se io fossi un commerciante, e fossi intenzionato ad investire i miei soldi, ci penserei due volte prima di farlo a Misano. Se a Misano, un commerciante come Villa, conosciuto e radicato nel tessuto sociale ed economico, dichiara di guadagnare dalla sua attività settemila euro, credo proprio che i miei soldi li andrei ad investire altrove. E per favore, lasci alla Procura il compito di giudicare quel “pelo nell’uovo del mercatino”.
Rosario Zangari,
coordinatore elettorale
di An Rimini-Sud