All’assemblea di Rimini – come del resto a quelle di Cattolica, Misano, San Giovanni, Riccione, Santarcangelo, Bellaria e Verucchio – ha preso parte il sindaco; in ogni Comune si è potuto così sviluppare un confronto con il primo cittadino, che molto spesso era stato eletto durante la tornata elettorale del giugno scorso: un’utile occasione, dunque, per fare il punto della stutuazione.
Gli argomenti che CNA ha propopsto sono sintetizzati in sintesi in: le imprese e la legge finanziaria 2005; le politiche di sviluppo dei comuni loro priorità: fiscalità locale, aree artigianali, tariffe dei servizi pubblici, stato dell’economia locale. CNA Rimini ritiene che il peso di una manovra finanziaria, che a fine anno ammonterà a non meno di 50 mila miliardi delle vecchie lire, non potrà che influire negativamente sull’azione del governo locale. CNA non pensa però che tale impatto, pur innegabile, possa essere utilizzato come alibi per politiche di immobilismo.
Inoltre, il 26 novembre, all’Hotel Holiday Inn di Rimini, si è svolta l’assemblea provinciale di CNA alla quale erano stati invitati il senatore Bettamio (Forza Italia) e l’onorevole Gambini (Ds). Impossibilitato il primo ad intervenire, il dibattito si è svolto sui temi dell’economia e del turismo, con particolare riguardo alle finanziaria.
Anche sulla base delle informazioni aggiornate fornite dal parlamentare riminese, il direttore e il presidente Provinciale CNA, Salvatore Bugli e Giovanni Giungi, hanno espresso la loro preoccupazione per come sta evolvendo la situazione riguardo il sistema delle imprese. E’ stata denunciata innanzi tutto l’assoluta mancanza di chiarezza da parte del governo: sulle cifre come, sui provvedimenti, sulle strategie come sugli obiettivi. E a tutt’oggi CNA non è in grado di formulare un giudizio definitivo, mentre le anticipazioni largamente pubblicizzate lasciano le imprese insoddisfatte.