– Nel ’70 l’Italia era al primo posto al mondo come meta turistica. Va ricordato che la metà del patrimonio mondiale tutelato dall’Unesco si trova nel Belpaese. Oggi, dopo 34 anni, l’Italia è scesa alla piazza numero quattro, dopo Francia, Stati Uniti e Spagna.
Ma come spiegare tale prestazione negativa? Argomenta Giuseppe Chicchi, ex sindaco di Rimini, amministratore delegato Apt regione Emilia Romagna, una delle menti più belle del Riminese e non solo: “Le politiche nazionali sono ancora quelle dei primi anni Settanta, anzi peggiorate, quando la domanda superava l’offerta e non c’erano le necessità di promozione per andare a catturare il cliente. In Italia pesano le città d’arte, Firenze, Roma, Venezia, poiché uniche, godono di una rendita di posizione. In questi ultimi anni il balneare ha trovato formidabili competitori. Con la politica nazionale che è stata incapace di fronteggiarli. Per poter stare sui mercati avremmo bisogno di una politica aggressiva; invece la marca Italia all’estero non esiste o quasi”.