– Tre candidati a sindaco a San Giovanni. La coalizione con i favori netti composta da Ds-Margherita e repubblicani è guidata da Domenico Bianchi, un uomo molto apprezzato quanto noto in città e che ha sempre rimpianto le divisioni all’interno della sinistra. Il centrodestra si riconosce in Iglis Arcangeli. Mentre Rifondazione comunista per l’ennesima volta si presenta da sola.
Dunque, sinistra divisa alle elezioni comunali di San Giovanni. Domenico Bianchi, candidato a sindaco, non è riuscito a chiudere con Rifondazione comunista. La trattativa sembrava cosa fatta invece, l’inciampo è avvenuto sul nome di Davide Clementi. Architetto, Margherita, vice-sindaco ed assessore all’Urbanistica uscente.
Antonio Casadei Menghi è il candidato a sindaco di Rifondazione comunista. Sembrava che dovessero allargare la coalizione del centrosinistra ma alla fine sul “fuori Clementi” sono rimasti soli.
Rimpianti per non essere con Bianchi?
Menghi: “C’è del rammarico per la persona di Bianchi, ma non per il resto. Dietro la figura di Bianchi ci sono persone che non hanno voglia di cambiare. Che vuole continuare sulla strada della vecchia politica: che è quella dell’urbanizzazione, della lottizzazione, del campo da golf nel Conca”.
Quale atteggiamento avrete in Consiglio comunale?
“Staremo a vedere come si comporterà la nuova giunta. La nostra opposizione non sarà pregiudiziale. Come con Funelli, le cose le valuteremo volta per volta. Se si continua con lo sviluppo urbanistico in stile Funelli-Clementi ci opporremo”.
Su che cosa avete rotto con il centrosinistra?
“Il motivo principale di rottura è stato il nome di Clementi, che non ha voluto lasciare l’assessorato. Inoltre, va aggiunta la nostra visibilità. Avremmo rinunciato all’assessorato, in cambio di due consiglieri comunali”.
Quali aspettative per questa tornata elettorale?
“Ci aspettiamo di riconfermare il nostro 11 per cento. In 5 anni di consigliere credo di essermi interessato di tutti i problemi della comunità: dall’urbanistica al sociale, il problema casa (che manca per molti giovani). Credo che se i cittadini hanno saputo del nostro lavoro, ci voteranno”.
Nonostante che non siate col centrosinistra a San Giovanni, Voterete Nando Fabbri presidente della Provincia?
“Certamente. C’è questa alleanza provinciale. E siamo coscienti che si possa spostare a sinistra la coalizione che governa la nostra provincia. L’accordo non è certamente molto avanzato, ma inviteremo a votare Fabbri”.
Risponde Bianchi: “Ho lavorato e sono dispiaciuto non essere riuscito a trovare l’accordo con Rifondazione. Sui problemi di fondo eravamo vicini. Il fatto che loro siano stati sempre all’opposizione forse ha influito. Mi è anche spiaciuto il loro volantino, ma sono rispettoso: non faccio polemiche. La sfida vera sarà sui problemi e sull’amministrazione”.
“Voglio ricordare – continua Bianchi – che nel sindacato ho fatto il congresso della Cgil nella minoranza.Penso di essere dalla parte del cittadino comune. Mi accusano di avere degli angeli custodi. Mi tengo stretto, come tutti, il mio angelo custode. Sono a disposizione dei marignanesi”.