– Racconto di Luigi Tomassini (Luisen Trancet), sulla navigazione con barche a vela, venti e brezze tipiche della nostra costa.
Cattolica e Gabicce Mare come è noto sono città turistiche situate sulla costa adriatica, famose per la salubrità del clima e per la presenza delle colline vicine di Gabicce Monte e Gradara. Durante l’estate, nelle ore pomeridiane della giornata, domina il vento di scirocco; col tempo buono, al mattino si caratterizza col cosiddetto “giro di vento” a 360°: la gradevole brezza mattutina, detta anche vento di terra o di valle, poi nella mattinata inoltrata “gira” con una leggera brezza da Nord che si sposta sempre più verso Nord/Est, e dal primo pomeriggio arriva lo scirocco che si intensifica durante il corso pomeridiano, per cessare nelle ore serali con uno scorcio di bonaccia di tre-quattro ore, per lasciare poi il posto alla brezza di terra che continua così il suo giro.
Questo fenomeno nasce in seguito alla temperatura del mare e della terra; la terra durante la notte si raffredda e dà origine a questa brezza di valle, che poi via via scompare durante il giorno in seguito al riscaldamento provocato dal sole, fino a trasformarsi in vento da Sud/Est, vale a dire lo scirocco. Questo fenomeno è caratteristico specialmente in vicinanza di valli, oltre a Cattolica e Gabicce Mare, anche a Pesaro, Fano… e lungo la costa adriatica in genere.
Gli abitanti che hanno popolato queste zone e che si sono dedicati alla pesca, venivano chiamati i battellanti, in gergo locale i “batlent”. Avevano delle piccole barche a vela che sfruttavano soprattutto il vento di valle. Questo vento è presente dalle ore 22-23 fino alle 7-8 del mattino, e fa il cosiddetto giro della bussola: al mattino soffia da Sud/Sud-Ovest (vento di valle), più tardi da Nord (bèva sù), poi da Nord/Nord-Est (bèva fora o furesta), per arrivare quindi allo scirocco pomeridiano.
Quando il tempo atmosferico si presenta in queste condizioni, le piccole barche a vela devono fare molta attenzione e osservare attentamente il ponente e il maestrale: se le nubi si spostano verso terra, bisogna cercare di guadagnare il più presto possibile la terra e il porto, perché questo movimento di nubi può portare un vento molto forte (rifuléda).
D’estate si può anche verificare che il cattivo tempo sia preannunciato dal garbino, specialmente se nasce di primo mattino, un vento da Sud che si nota perché è più intenso e rende l’aria più secca del vento di valle.
Il garbino determina tempo pericoloso per la navigazione, specialmente quando si vedono dal largo i monti di San Marino in maniera molto nitida; ciò significa che il garbino è molto intenso e rinforza all’improvviso, così come può calare, determinando quelle folate di vento che sono insidiose per il navigante.
Aumenta il moto ondoso e in questo caso si deve cercare di restare sempre sopravento dei porti e vicino alla costa per potere guadagnare il porto il più presto possibile. Inoltre con il garbino il vento può cambiare molto rapidamente trasformandosi in tramontana (la vultura).
Un altro vento tipicamente estivo è la “savieda” che si forma da ponente/maestro al mattino, quando il barometro si alza dopo che durante la notte si sono verificati molti lampi. D’estate quando si vede all’orizzonte il formarsi di un “groppo” di vento, bisogna adoperarsi per tempo con accorta manovra, e mettersi in salvo prima che si formi un forte moto ondoso.
di Dorigo Vanzolini e Sebastiano Mascilongo
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1954, circa: cutter “Nord/Est” di Lino Bacchini (‘Ciandrec’) e Umberto Cecchini, costruito a Gabicce Mare nel cantiere navale di Cola Francesco e Riziero (‘Badil’). (Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)