– Dopo il fare tendenza nel comparto discoteca, Rimini si propone come bottega delle idee nei luoghi d’ospitalità e nel cibo che vi viene servito. E lo fa con “Contrappunti: ritualità del cibo tra design e haute cuisine”. Le proposte durante le giornate del Sia arrivano da un tandem composto da progettisti e chef di livello internazionale.
Su un’area di 3.500 metri quadrati architetti e designer di talento riconosciuto mettono in campo “ambienti” solcati da grandi chef: Aldo Cibic (progettista) e Carlo Cracco (cuoco), Renzo Costa e Heinz Beck, Marco Lucchi e Moreno Cedroni, Claudio Monti -Francesco Muti e Walter Bianconi, Claudio Nardi e Luca Montersino, Denis Santachiara e Stefania Giannotti. A parte invece la rigorosa creatività di Antonio Montanari.
L’intento degli organizzatori è: “…per dar vita ad un’esperienza creativa, emozionale e sottilmente provocatoria… Lo chef propone un’esperienza di cucina innovativa e il designer la interpreta con un progetto”.
“Un confronto, anzi un contrappunto – scrivono ancora gli organizzatori – tra un’idea di cucina e un’idea di spazio con il denominatore comune dell’emozionae, l’emozione per una cucina innovativa e per l’ambiente fisico che ne celebra il rito…”.
Ed i ristoranti e gli alberghi rappresentano per certi versi la nuova frontiera dei progettisti, dove mettono in campo idee audaci, o legate alla tradizione. Con il fine di educare, fare cultura, far fare business ed ultimo, ma non per questo meno importante divertire.
E se fino a pochi anni fa il designer, vicino alla produzione e capace di coniugare profondità e fantasia, veniva chiamato per gli oggetti, ora la committenza gli affida gli interni.
Finestre sul Mediterraneo
Su un piano diverso si inserisce l’internazionalità del Sia. In collaborazione con l’Ice (Istituto del commercio estero) è stato messo in piedi un ricco cartellone con delegazioni estere: Singapore, Bulgaria, Spagna, Marocco, Slovenia, Croazia, Ungheria.
In tale cornice si svolge il quarto Forum del turismo sul Mediterraneo, che ha lo scopo di favorire i flussi turistici in quello che è poi un solo bacino.