E’ diventata famosa in tutta Europa perché si corre con bici vecchie di almeno trent’anni, indumenti di lana come allora e il tubolare a tracolla. Naturalmente non poteva mancare il “mitico” terzetto della Valconca: Ettore Bartolini, Roberto Andreoni e Mario Fraternali, a cui si è aggiunto Marco Mazza di Blufreccia, nota agenzia di Cattolica specializzata per i ciclisti.
E’ una gran fondo di 200 km di cui 140 su strade bianche come usava una volta, da percorrere nella splendida provincia di Siena, in mezzo a casali, chiesette, capitelli e, naturalmente, vigneti. Lungo il percorso l’organizzazione ha allestito ben 5 ristori imbanditi di ogni ben di Dio: salame, prosciutto, formaggio, uova, uva e diversi fiaschi di buon Chianti. Gli addetti ai ristori erano rigorosamente vestiti con abiti stile anni ’40 e ’50 e al seguito c’erano le vecchie Balilla e le inossidabili Moto Guzzi.
Alla manifestazione hanno partecipato circa 700 atleti, tra cui francesi, svizzeri, tedeschi e soprattutto inglesi, con le loro selle in vero cuoio, le mitiche Broocks. Alla fine della giornata una bellissima festa accoglieva nella piccola e calorosa piazzetta di Gaiole l’arrivo dei ciclisti stanchi e impolverati, come ai tempi di Coppi e Bartali.