– Guido Simoncelli è stato accompagnato nell’ultimo viaggio da una fila lunghissima, interminabile, di tutte le età: dai suoi ragazzi del settore Allievi, fino ai settant’anni. Segno forte che aveva lasciato un bel ricordo di sé. Era scomparso la mattina del 6 maggio, inaspettatamente. Non aveva che 54 anni. Lascia la moglie Rita e due figli, Marco e Luca, entrambi suoi collaboratori nel suo laboratori di marmista.
Vasco Turci è un morcianese che lo ha conosciuto bene. Di poco più anziano, lo ha frequentato fin da bambino e ritrovato quando i due figli hanno cominciato a calciare un pallone nelle giovanili del Morciano. Ricorda: “Si buttava in tutte le attività. Il prete organizzava il soggiorno estivo, e Guido ne diventava una degli organizzatori. Il prete organizzava le olimpiadi dei ragazzi, e Guido andava ad arbitrare”.
“Nel Morciano Calcio – continua Turci – era entrato da più di 20 anni. Ed era una sicurezza, capace di stemperare ogni situazione. Le cose in cui si impegnava, andavano avanti; piuttosto si sarebbe tagliato una gamba. Nelle difficoltà era solito dire: ‘Dai, valà, che passa!’. Umanamente era magnifico. Una volta andiamo a giocare a Riccione. Un gruppo di nostri ragazzini è seduto su una panchina. Per scherzo, si alzano di scatto; l’amico seduto sull’estremità vola per terra. Deve essere portato in ospedale, dove gli danno dei punti. Sulla strada del ritorno si rivolge col sorriso al ragazzino impaurito: ‘Oggi, è andata bene. Abbiamo fatto sette punti’. – Come? – Due in campo e cinque tu’. Il meglio di sé Guido, lo dava con i giovani. Una bella testimonianza è quella dei cari. Anche nel dolore, la famiglia ha disposto che una parte delle offerte andasse al settore giovanile”.
Turci: “Era stato un ragazzo disponibile con tutti, come pure lo sono i suoi tre fratelli. Una bella famiglia. Le cose le faceva in silenzio, senza clamore”.
“Dire generoso – afferma Gianmarco Baldini, presidente del Sanclemorciano – dire animatore, dire di cuore, dire disponibile, dire altruista, dire a disposizione degli altri, dire sempre pronto alla battuta ed allo scherzo, significa cadere nella retorica, ma Guido era proprio così”.
Giuseppe Del Bianco, dirigente del Morciano Calcio: “Guido era un grande amico con cui scherzare, ridere e organizzare le nostre manifestazioni. Noi della Polisportiva abbiamo trascorso tante belle giornate; era un trascinatore encomiabile ed inesauribile: riusciva a sdrammatizzare ogni situazione. L’emozione mi tradisce e vorrei dire mille cose su Guido, dico solo che mi manca moltissimo ma sono anche fortunato di avere avuto un amico come lui. Avrei tanti aneddoti da raccontare e dirne uno solo sarebbe troppo poco. Ad esempio sapendo che temevo i petardi, una volta (qualche anno fa) passai per caso davanti agli spogliatoi dove lui aveva appena tirato un petardo (dopo una partita casalinga); mi arrabbiai e tutti i dirigenti del SanCleMorciano risero e quella scena veniva spesso ricordata da Guido in presenza di noi amici e scherzosamente mi diceva che aveva sempre un petardo in tasca. Guido era sensibile, dotato di grande umanità ed era sempre pronto ad aiutare il prossimo. Ciao, amico mio”.
Guido Simoncelli non era solo parrocchia e Morciano calcio, era anche uno dei grandi animatori delle feste nel Parco Montanari, in via Boccioni.