– Me n’andavo un mattino a passeggiare, quando ho visto una tavola imbandita in mezzo al viale Ceccarini. Era una tavola che aveva un po’ di colore, ma che più attirava per il suo buon odore “Eran 300, eran giovani e forti? ecc.
Non abbiate paura, non è la rivisitazione della nota “Spigolatrice di Sapri”, ma è lo stato d’animo battagliero e romantico in cui mi sono sentito immerso, una mattina di marzo serena e soleggiata, fumando la mia insostituibile pipa.
Incuriosito dalla piccola folla radunata intorno ad una tavola imbandita di prodotti agricoli e bottiglie di vino locali, mi avvicino e chiedo informazioni, venendo a sapere che di lì a poco vi sarebbe stata una ripresa televisiva in diretta su Rai3 per la trasmissione “Cominciamo bene”.
Partito il collegamento, l’inviato annuncia l’argomento del giorno: “La Piadina Romagnola”, ma prima d’iniziare, s’avvicina ad un altro tavolino, ed inizia ad intervistare le persone lì presenti su di un argomento al di fuori del contesto annunciato, “il divieto di fumare” in qualsiasi luogo pubblico o di ritrovo chiuso.
L’evento, in ogni caso, mi dà lo spunto per esternare il mio pensiero che, sebbene vada in controtendenza e qualcuno non apprezzerà, potrebbe contribuire a far emergere alcune verità sui reali danni del fumo abbinati a quelli dell’inquinamento.
Con ciò, non mi riferisco soltanto all’inquinamento ambientale di cui ormai tutti parlano e tutti si danno in apparenza un gran da fare a risolvere, ma è la problematica principale dell’inquinamento morale.
Premetto che anch’io sono convinto che se non si fuma è un bene e che se non s’inizia va anche meglio, ma per chi, come me, questo vizio lo vuol mantenere, ho fatto alcune considerazioni sintetizzate in tre casi:
1. Fumare la sigaretta è un fumare sgradevole, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento inquieto e stressato di chi fuma solo sotto l’azione di un tic nervoso che nulla ha a che fare con il piacere; così fuma la maggioranza della gente!;
2. Fumare il sigaro è un fumare intenso, per odore e per sapore, e si abbina ad un temperamento aggressivo ed autoritario perché, se avete notato, molti di coloro cui piace imporre la propria volontà o detengono privilegi, come i vip, spesso si fanno riprendere con un bel sigaro in bocca; il sigaro è un simbolo che serve a darsi un tono e a lanciare messaggi, oltre che odori, a molti spiacevoli;
3. Fumare la pipa invece, è un fumare dolce e gradevole fatto da persone serene e riflessive, per quelli che hanno la pazienza di armeggiare con le necessarie operazioni preliminari e che si concedono sempre il tempo per godersi la vita. Bisogna valutare, scegliere e preparare prima di accendere la pipa, come nella vita; quindi la pipa può ritenersi il simbolo della democrazia e della pace, come il Calumet dei Pellerossa fumato nel consiglio dei capi e nelle cerimonie di pace.
Ed allora, continuiamo a fumare, ma fumiamo la pipa, perché la pipa è un piacere e fa bene al gusto, alla vita, alla mente, perché ci costringe a riflettere, a tranquillizzarci e a scegliere sempre il momento giusto per rilassarci e stare in pace con noi stessi.
Leonardo Mortato