– Una stravittoria quella di Giorgio Ciotti a Morciano alle elezioni a sindaco dello scorso 12 e 13 giugno. Il centrosinistra e la Lega nord di Mario Garattoni sono uscite con le ossa rotte. Alla vigilia si pensava che la posta si potesse giocare per una manciata di voti.
Si è aggiudicato la poltrona di primo cittadino con il 62,39 per cento dei suffragi (una delle percentuali più alte della provincia). Tradotti in voti sono 2.455. Nel ’99, la lista Ciotti prese 1.880 preferenze (pari al 47,58 per cento).
L’alleanza di centrosinistra capitanata da Luigi Liverani non si è attestata che su un misero 30,95 per cento (1.218 voti). La percentuale nel ’99, invece, fu del 34,55, mentre le schede a proprio favore furono 1.365.
Giornate amare anche per il candidato a sindaco della Lega nord, Mario Garattoni. Se nel ’99 fu un’autentica sorpresa con il 10,50 per cento e 415 voti, quest’anno la percentuale è scesa al 6,66 ed i voti a 262. La sua consolazione è data dal fatto che il risultato morcianese è il migliore a livello provinciale per la Lega.
Ma come spiegare il successo di Ciotti? Due le facce della medaglia della vittoria: i meriti propri ed i demeriti della sinistra. In questi 5 anni ha realizzato numerose opere pubbliche: le rotonde (tante e ben riuscite), piazza del Popolo (è talmente malriuscita che andrebbe rifatta per rispetto all’elegante linee del palazzo comunale che vi si affaccia ed alla fontana del Mercurio), il parco nel Conca, l’operazione Ghigi (con la quale si è alleato con i diessini riminesi, ignorando i morcianesi). Inoltre, ha gestito il potere con un personalismo assoluto quanto deleterio sul medio e lungo periodo. Nella sua lista ha intruppato persone di sinistra stimate come Silvano Soprani e personaggi che lo detestano ma gli si accodano: la sirena del potere.
La sinistra ha molte colpe. Nei 5 anni all’opposizione, pensando che Ciotti potesse fare il salto della quaglia (ufficialmente è della Margherita, ma politico sagace gioca in proprio su ogni tavolo), lo ha sempre blandito, dimenticandosi di fare opposizione e di presentarsi all’elettorato con credibilità. La lista di centrosinistra, aspettando il salto di Ciotti, è nata all’ultimo momento.
In questa tornata elettorale hanno ottenuto un risultato personale di prestigio Danilo Ottaviani (uno capace di giocare sullo scacchiere del potere con Ciotti) e Pierluigi Autunno (uno stimato avvocato). Entrambi culturalmente arrivano dal Psi. Al primo quasi 150 preferenze, quasi 140 al secondo. Si va a ricominciare con altri 5 anni di Ciotti. Poiché sono gli ultimi, potrebbe perdere quella patina di autolesionismo: farsi male da solo. La politica vera si fa insieme ai cittadini ed agli amici di alleanza.
In Consiglio comunale siederanno sugli scranni della maggioranza: Giuseppe Casadei, Lanfranco Ciotti, Filippo Gennari, Giampietro Mancini, Enzo Montani, Maria Rosa Gostoli, David Oddone, Danilo Ottaviani, Sonia Paduli, Silvano Soprani, Giancarlo Turci. Centrosinistra: Renata Andruccioli, Pierluigi Autunno, Filippo Ghigi, Luigi Liverani. Lega: Mario Garattoni.
di Francesco Toti