– “Il ponte romano dell’antica Flaminia a Riccione”, è il titolo del volume stampato nella collana del Centro della Pesa del Comune di Riccione. Il curatore è Fosco Rocchetta, direttore della Biblioteca. La citazione riportata nella terza pagina, dà tutto il senso al libro e alla collana del Centro: “La memoria è parte insopprimibile dell’identità: senza la memoria anche il territorio impazzisce”. Lo scritto è del famoso architetto bolognese Pier Luigi Cervellati tratta dal suo libro ‘La città bella’.
Riccione è una città ‘giovane’, come ricordano il sindaco Daniele Imola e l’assessore alla Cultura Francesco Cavalli nell’introduzione, ma può vantare alcuni monumenti e opere d’arte di rilievo: il ponte romano sul rio Melo, appunto, il Castello degli Agolanti e alcuni siti archeologici in San Lorenzo in Strada e nell’attuale corso F.lli Cervi.
Fosco Rocchetta, nella prefazione, scrive che il ponte romano sul rio Melo non può certo competere per magnificenza e fama con i grandi monumenti di Rimini (Arco d’Augusto e Ponte di Tiberio), però rappresenta una testimonianza di indubbio valore per Riccione. La sua salvaguardia è un fatto ragguardevole per la città, uno stimolo verso una maggiore attenzione e sensibilità nei riguardi del recupero della memoria storica.
Il volume vuole essere anche un omaggio a Luigi Ghirotti, ispettore onorario all’archeologia dell’Emilia-Romagna, a cui è stato intestato nel 1998 il Museo del Territorio di Riccione.