– “La visita al vecchio papa stanco, eppure capace di trasmettere energia lo scorso febbraio”. Con queste parole Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, va a sintetizzare gli ultimi tre anni di attività economico-sociale del suo istituto di credito.
Tre anni che saranno sottoposti all’assemblea dei soci che si tiene il 25 aprile al cinema-teatro Astra a Gabicce Mare, con inizio alle 8 del mattino, attraverso il rinnovo di tutto il consiglio d’amministrazione in scadenza. Il 2003 è stato un anno positivo, da record. I cosiddetti indicatori economici rappresentano il segnale di un lavoro ben fatto. L’utile è stato il migliore della storia: 2,63 milioni di euro. La raccolta ha toccato i 256,3 milioni (più 14,5 per cento rispetto all’anno precedente). Più 13,1 per cento, pari a 197,6 milioni gli impieghi, cioè il denaro prestato ai cittadini per soddisfare bisogni ed aspettative. Con i soci che sono passati da 1.212 a 1.324.
“Il denaro è come l’acqua – argomenta Caldari – che non è buona se non è distribuita. E lo spirito della nostra banca è proprio quello di distribuire l’acqua con l’ambizione di accrescere il capitale sociale della comunità in cui si opera. Dove per capitale sociale si intende aiutare a far crescere l’economia, il volontariato, la cultura. Insomma, partecipare semplicemente alla creazione di una comunità migliore. Di questo siamo orgogliosi. Un esempio, potrebbe essere vedere il teatro della Regina pieno quando abbiamo presentato i libri di Lucia De Nicolò e Vincenzo Cecchini”.
“Per certi versi – continua il presidente – la banca è un cantiere all’interno di un cantiere ancora più grande che è il territorio dove svolge il proprio compito”. Il cantiere nel cantiere negli ultimi tre anni ha aperto una filiale l’anno (il mese prossimo si scende nel capoluogo a Pesaro), raddoppiato gli spazi dello sportello di Cattolica Mare, ha erogato circa 600 mutui-prima casa. Ha contribuito alla vita della Civica università di Cattolica, pubblicato libri di storia locale, dato una mano alle società sportive, alle parrocchie e ad altre miriade di iniziative.
L’anno scorso c’è stato anche l’avvicendamento alla direzione generale. Luigi D’Annibale, il nuovo direttore: “Fare banca? Coniugare rigore professionale, sensibilità e fantasia”.
Il 25 aprile, dopo l’assemblea, alle 13, i soci si ritroveranno all’Hostaria del Castello a Gradara per un momento conviviale.