ECONOMIA E SCUOLA
– “Nell’impresa ci vuole cultura per affrontare i mercati che rispetto a 20 anni fa sono completamente cambiati. Solo la ricerca di personale è una risposta parziale allo sviluppo delle aziende”. Con queste parole Salvatore Bugli, direttore provinciale della Cna, ha presentato l’apertura dello sportello “BuonLavoro” nella sede ampliata con nuovi servizi della sua associazione di Cattolica. Davanti ad una cinquantina di persone, l’incontro con gli imprenditori ed i rappresentanti delle scuole della Valconca è avvenuto a Morciano, la capitale storica della vallata, lo scorso 22 giugno.
Relatrice del progetto Silvia Morotti, che ha detto: “Il nostro nuovo servizio ha strategie diversificate. Cerchiamo di dare risposte immediate e sul lungo termine”.
BuonLavoro è ricerca e selezione del personale e lo fa a 360 gradi attraverso degli incontri-colloqui nei quali seleziona figure con caratteristiche diverse: dagli apprendisti, ai generici, fino alle specializzazioni. Ad oggi, circa 300 imprese si sono rivolte a Buon lavoro, che a sua volta ha effettuato circa 1.700 colloqui.
Un altro livello sul quale opera Buon lavoro è individuare quale tipo di risorse le imprese hanno necessità e su queste vanno successivamente costruiti i corsi di formazione.
La rivoluzione di Buon lavoro, cosa all’estero già praticata da decenni, è far incontrare le scuole e le aziende, in uno scambio che possa essere proficuo per entrambe le parti. Nell’ultimo anno su tale piano sono stati coinvolti 860 ragazzi. Gli incontri tra aziende e ragazzi sono avvenuti dalle quinte superiori in giù.
Jader Mazzoni, titolare dell’Eurotec, ha sperimentato in casa l’approccio con i giovani. Ha detto Mazzoni: “I vantaggi per il ragazzo sono evidenti. Si rende conto che cos’è il lavoro e non perde tempo successivamente nella scelta del proprio futuro professionale. Inoltre, acquisisce fiducia ed autodeterminazione.
Da parte sua le scuole coinvolte possono costruire degli archivi con i nomi ed i cognomi di chi è interessato a fare degli stage, dei tirocini, o più semplicemente un’esperienza estiva alternativa alla classica stagione turistica. Dei ragazzi, le imprese chiedono alle scuole la traccia del programma di studi, il giudizio scolastico, esperienze precedenti e mette a disposizione dei giovani dei veri e propri “tutor”, maestri, del lavoro.
Lando Girometti, vice-presidente provinciale Cna: “BuonLavoro è a supporto delle imprese, ma si pone anche l’obiettivo di orientare i giovani per creare competenze e ricchezza nel territorio”.