– Seconda guerra mondiale: il 13 settembre del 1944, il generale Leese libera Coriano dall’occupazione tedesca tedeschi. Era la vittoria dopo 10 giornate di combattimenti con il coltello tra i denti. L’operazione per scardinare il caposaldo di Coriano era iniziata il 4 settembre con la battaglia di San Savino. Ma i tedeschi avevano offerto una prodigiosa resistenza.
Gli alleati ripresero l’offensiva per San Savino il 5 settembre alle 8 del mattino. Quel giorno 8 carri inglesi furono distrutti dal fuoco nemico e le posizioni non furono conquistate.
Nella notte del 6 la fanteria inglese va di nuovo all’attacco, ma una pioggia violenta li fa desistere. Per le gravi perdite, il convincimento che la guerra è verso la fine, la volontà di limitare i danni, i comandanti alleati decidono di arrestare l’offensiva verso Coriano. La punta più avanzata era posizionata nei pressi del cimitero di San Savino. E qui, per 48 ore, i tedeschi andarono all’attacco. Il battaglione alleato, per mantenere l’avanguardia, subì perdite pesantissime: 170 uomini tra morti e feriti. Scrive lo storico Orgill: “Ormai la strada era ingombra da mucchi di cadaveri e al termine della battaglia i fucilieri inglesi in cammino tra ler ovine videro che ovunque fosse rimasto in piedi un solo muro, l’intonaco era imbrattato di sangue inglese o tedesco”.
Ad aggravare lo scenario dal 6, per qualche giorno arriva la pioggia: per il fango, i movimenti dei mezzi e degli uomini, vengono rallentati ed ostacolati.