– Ci sarebbe la materia per scrivere un romanzo in risposta al “romanzo” intitolato “Romagna, regione mai esistita” del Signor Silvio Di Giovanni!
Mi limito soltanto a riferirmi ad un passo del suo dire.
Quando parla dell’epopea del Risorgimento, cita i moti di Rimini, quelli delle Balze e ricorda la partecipazione di Aurelio Saffi alla Repubblica Romana.
Immediatamente dopo, in riferimento a quanto sopra, scrive di “una serie di accadimenti che qualificano lo spirito emiliano-romagnolo”: guarda caso, Rimini è in Romagna, le Balze, a quei tempi, erano in Toscana (è noto a tutti che fu Mussolini a volerle in Romagna per far sì che il “fiume sacro” avesse la sorgente proprio nella sua Romagna), Aurelio Saffi era romagnolo.
Allora come si fa a scrivere di uno spirito “emiliano-romagnolo”? (e comunque lo ringrazio per avere mantenuto la lineetta, dato che in Regione, ora, si parla di cultura “emilianoromagnola”!).
Mi si consenta un altro pensiero: possibile che, da quando Roberto Balzani ha scritto il libro “La Romagna”, ci si riferisca sempre ed esclusivamente a quello, come se prima e dopo non fossero stati scritti milioni e milioni di pagine sul medesimo tema?
Cordiali saluti.
Bruno Castagnoli