– Elementare doctor Watson? Nemmeno per sogno-Restauro completato e caso aperto. Innanzitutto ci sono i 122 anni di vita dell’arciprete Giacomo Tonti in sospeso… quindi due schegge di bombe nell’agosto 1944: la prima nella tavola dei registri in direzione dei mantici, la seconda nel bel mezzo di una canna dei contrabbassi. Che ne fu dell’eroico organista? Anche andando con ordine nei misteri ci si perde… e la data, quella benedetta data di costruzione che sembra cancellata a bell’apposta per avere l’insonnia? Milleottocento…33?…23?…35?…
Ci saranno soluzioni nella pubblicazione appassionata del maestro Mauro Ferrante
“L’antico Organo Callido di Misano Monte” o inciamperemo di nuovo in cadenze d’inganno e sospese?
Il volume si presenta di avida ed inquietante lettura. Troverà il dottor Giancarlo Mantellato – che tanto si è adoprato fin qui altri mecenati per continuare il lavoro intrapreso? Vale a dire il ripristino del maestro di Cappella e del Coro presenza dovuta alla bella Cantoria della Chiesa?-
“…fu trasportato da Pesaro e collocato in Misano da Domenico Ricci…”l’Organo è fra gli arredi sacri acquistato dal suddetto arciprete Giacomo Tonti per 243 scudi, “a spese di me infrascritto parroco…”.
-Una buona seconda mano-commenta il M°. Ferrante stesso, immerso in libri e libroni dell’archivio parrocchiale. La premura del dottor Pierangelo Tonti sottopone nuove pagine… e gli interrogativi si accavallano.
Se la data fosse stata cancellata strategicamente? Perché c’era stato Napoleone, perché c’erano state le Leggi Siccardi, il 1860… No, sì, forse… E poi, non l’oltraggio del tempo,bensì della moda e dell’ignoranza!
Tastiera in legno di bosso gettata-
Pedaliera sostituita senza cognizione di causa
Tromboncini e Violetta eliminati: non più nel gusto? o troppo delicati da accordare…
Se l’arciprete Giacomo Tonti viene datato 1725-1847 (!) il parroco attuale – don Angelo Rubaconti – è il V nella storia della parrocchia e dice : – Il lavoro è stato fatto, speriamo che qualcuno suoni!- Semplici “accordi” dei fedeli Angelo Mandorlo e Giovanni Salvadori il 27 agosto prossimo venturo – daranno “la squilla della Festa che viene”.
Il Coro gregoriano del maestro Dante Canducci canterà la S. Messa delle ore 11 la Domenica 29.
Inaugurazione ufficiale: Lunedì 6 Settembre ore 21.00- Grande Concerto del Maestro Mauro Ferrante-
Ecco un altro interessante argomento: – Maestro come si sceglie il Repertorio? –
– In base all’Organo – risponde sorridendo allo strumento. Siamo infatti saliti in cantoria e il maestro suona.
– Con una ricerca qualitativa spiega – che faccia scaturire il suono di pregio. Gaetano Callido ha un repertorio dedicato al suo organo: Gaetano Valeri (coevo del) scrisse “Sonate monotematiche per i registri del Callido”. Segue Giovanni Morandi, maestro di Cappella a Senigallia, musicista eclettico e persino impresario teatrale! –
L’organo della chiesa di Misano Monte nei 20° centigradi ha il corista a 434.5,e presenta caratteristiche squisite: grande dolcezza del principale (più largo di diametro), Registro acuto limpido, soave e snello, Ripieno sontuoso. Perfetto dunque per il periodo neoclassico. Frescobaldi, i Cavazzoni, Tarquinio Merula, Gabrieli, Scarlatti. Tutta la letteratura antica. L’Organo è basso continuo per vocalità solistica e corale. Ci sono anche le preziosissime Cantate italiane che Bach trascrisse da Vivaldi e Corelli. Non basta: l’organo è compagno perfetto per tutti gli strumenti a fiato – in specialissima suggestione con Tromba e Oboe. Con due Violini, ancor meglio il complesso d’Archi, per le Sonate da Chiesa di Mozart…
– Allora Maestro,sarà l’Organo stesso a suggerire il Programma? –
– Forse, bisbiglia – lanciando accordi monumentali che si rincorrono nelle arcate della Chiesa, valorizzando tutte le caratteristiche dell’architettura e dello strumento, forse… pensi che ancora debbo trovare la collezione privata nella quale il professor Piergiorgio Pasini colloca la bella Pala di Santa Cecilia che si trovava sull’altare maggiore della chiesa di Misano Monte. La conosco solo in bianco e nero …non basta …vorrei vederne i colori… perchè come nel suono, il timbro, il colore, è la verità.
di Carla Chiara