– In un mondo senza speranze, con la forza della ragione e dell’umanità affossate nel vuoto, un gruppo di amici della Valconca parte e va in Zambia a costruire una scuola per dare speranze e futuro a circa 300 bambini lontano. Sono Rico Maestri, Emiliano Bianchi, Luca De Marco, Giuseppe Tenti e Guerrino Giorgi.
Il ponte con l’Africa lo ha fatto l’associazione We for Zambia onlus (traduzione: Noi per lo Zambia con piacere) di Carpegna. Da molti anni laggiù c’è una missione animata da un frate, Ottavio, di una settantina d’anni e da Maria Pia.
L’idea è giunta casualmente a Rico Maestri, l’anima dell’Accademia pugilistica Valconca di Montecolombo. Dice: “A Mercatale l’anno scorso abbiamo organizzato una riunione di boxe il cui ricavato andava alla missione di carpegna in Zambia. Allora ho proposto ai ragazzi dell’Accademia di iniziare a raccogliere i fondi per costruire una scuola, che è uno dei modi migliori per aiutare gli altri ad uscire dalla fame e dalle malattie, senza andare ad intralciare la loro cultura”.
I sei sono stati in Africa a tirare su la scuola, un semplice rettangolo lungo 27 metri e largo circa 7, dal 3 al 27 agosto. Hanno dato loro una mano molte decine di volontari del luogo. Per gettare le fondamenta erano in 37: tutto a mano e senza nessun mezzo, se non semplici badili. I fondi per acquistare il materiale sono stati raccolti dalle parrocchie e dalle Pro Loco di Montecolombo e San Giovanni e da tanti altri.
Il gruppo della Valconca ha in piedi un altro progetto ambizioso: costruire anche un ambulatorio medico. “La scuola – continua Maestri – sarà monitorata e controllata. Continueremo gli aiuti se la struttura funziona”,
A chi chiede loro che cosa più è rimasto nei cuori, rispondono Maestri e Bianchi: “La loro messa. La parola di Dio è trasmessa in una cerimonia festosa, con gioia, con canti e danze. In una atmosfera molto coinvolgente”.
Rico Maestri è anche assessore a Montecolombo e ha legato i bambini della sua cittadina a quelli africani attraverso un progetto scolastico educativo. Infatti, i bambini di Montecolombo si portano da casa le stoviglie per mangiare in mensa. I soldi risparmiati dal Comune vengono destinati al Progetto scuola in Zambia. Insomma, solidarietà e sobrietà.
Tutto il gruppo si è pagato il biglietto aereo ed è tornato con i soli vestiti indossati. Tutto il resto è stato lasciato laggiù.