– Il borgo fortificato di Montefiore è uno tra i maggiori del Riminese. Risale al 1300. Vi sia accede attraverso un vero e proprio monumento: Porta Curina. Austera, massiccia, è impreziosita da due stemmi: del papa Pio II Piccolomini e del cardinale Niccolò Forteguerri.
Oltrepassata, sulla destra, si trova la chiesa di San Paolo. Sul fianco sinistro della chiesa c’è un bel portale del Trecento in pietra. A sesto acuto, è sormontato da un Agnello.
L’interno è stato rivisto in questo secolo, ma conserva opere di notevole valore. Il pezzo più pregiato è il grande Crocifisso dipinto della scuola riminese del Trecento. Sull’altare maggiore si può ammirare una tavola del 1400. Attribuita a Bartolomeo di Gentile, reca la “Madonna della Misericordia”. Di forme classiche è il trecentesco capitello dell’acquasantiera. La sola chiesa di San Paolo merita un viaggio a Montefiore.
La primadonna civile del borgo è la Rocca Malatestiana. Costruita nel 1300, vi si accede attraverso un arco gotico. Arcigna, imprendibile, tra la seconda guerra mondiale e gli anni Sessanta è stata sottoposta a restauri che è meglio dimenticare.
Sull’ingresso va notato un grande stemma di pietra dei Malatesta. E’ uno tra i più antichi e grandi della prestigiosa famiglia. Scrive Pier Giorgio Pasini: “…commissionato da Malatesta Ungaro e quindi databile intorno al 1365, è abbastanza eccezionale per la sua raffinatezza e la sua grandiosità, e comunque è ben diverso dalle normali targhe araldiche che dovevano comparire su quasi tutti gli edifici malatestiani, e di cui nei paesi della valle rimangono buoni esempi solo a Saludecio e a Sassofeltrio”.
Mentre il cortile interno è dominato da una vera da pozzo, anch’essa del Trecento.
Oltre all’imperiosità dell’architettura, la Rocca conserva anche degli affreschi importanti. Si trovano nella sala dell’Orologio.
Sono stati dipinti attorno al 1370 da Jacopo Avanzi. Raffigurano personaggi dell’antichità e scene di battaglie.
Montefiore non è, però, solo la rocca, ma un paese che riserva diverse sorprese: sono da visitare la chiesetta dell’Ospedale con i suoi affreschi quattrocenteschi di scuola umbro-marchigiana, la chiesa dei Cappuccini del 1574 dove si trova un pregevole tabernacolo ligneo ad intarsi.
Altro elemento artistico impagabile è il panorama: sontuoso.