– Come vuole la tradizione, toccherà anche quest’anno alla Filodrammatica Montefiorese concludere Rumagna Marzulèna, la rassegna di commedie dialettali che ormai da nove anni ha luogo a Montefiore. Il 27 e 28 marzo, andrà infatti in scena “Mingòn u n’è un quaiòn!”, l’ultima creazione di Gianni Martelli, che è anche il curatore della rassegna medesima.
Rumagna Marzulèna, aperta il 28 febbraio dalla Compagnia I Giovne Amarcord, con “Ogni pgnata la vo’ e su querc” di Roberto Semprini, prosegue poi: sabato 6 marzo con “E pataca”, di Massimo Renzi, Compagnia “Noi ci proviamo”; sabato 13 marzo, con “Cafè la Valeria”, di Pier Paolo Gabrielli, Compagnia La Carovana; sabato 20 marzo, con” La fni al nuse ma Bacoch” di Giannino Betti, Compagnia Quei dal Funtanele; per concludersi, come già detto, sabato 27 e domenica 28, con “Mingòn u n’è un quaiòn!”, tre atti di Gianni Martelli portati in scena, per la regia di Lidia Barbieri, da nove attori (nella foto) della Filodrammatica Montefiorese.
Con quest’ultimo lavoro, Martelli ha così portato la sua vena creativa a quota dieci: tante sono infatti le commedie da lui scritte e fatte debuttare a Montefiore, sempre a cura della “antica” Filodrammatica Montefiorese, che lui stesso, più di vent’anni fa, ha “rimesso in moto” dopo un lungo periodo di inattività.
Ancora una volta Martelli ci regala una commedia briosa e divertente, ma al tempo stesso non priva di spunti di riflessione sulla realtà di oggi. Insomma, una degna conclusione di Rumagna Marzulèna che c’è da esserne certi anche quest’anno porterà il tutto esaurito al delizioso Teatro Malatesta di Montefiore.