– Continua il percorso intrapreso dalla Confartigianato di Rimini unitamente all’Associazione dei Produttori per ottenere il riconoscimento con il marchio IGP Identificazione Geografica Protetta per la piadina riminese. All’inizio di marzo si è svolto a Roma, presso il Ministero delle Politiche Agricole, un incontro fra i produttori di piadina del territorio e i funzionari del Governo, dal quale è scaturita la possibilità di accedere al riconoscimento per la piadina riminese, diversa e con un proprio radicamento sul territorio. La posizione del Ministero ha fatto quindi chiarezza sulla possibilità di ottenere il riconoscimento per prodotti diversi, come in questo caso lo sono la piadina riminese e quella più genericamente romagnola.
Differenze che il mercato riconosce e che è giusto siano evidenziate nei due disciplinari di produzione.
A seguire l’incontro di Roma, le associazioni dei produttori si sono incontrate con i funzionari della Regione che, contrariamente a quanto sostenuto in precedenza, hanno condiviso l’impostazione immaginata dal Ministero, ovvero la possibilità per un duplice riconoscimento.
“Stiamo valutando attentamente la situazione spiega Mauro Gardenghi, Segretario provinciale della Confartigianato di Rimini e soprattutto i disciplinari del prodotto insieme alle imprese coinvolte.
Siamo soddisfatti che la Regione abbia compreso ciò che per noi era importante, ovvero la necessità di chiarire l’esistenza di una differenza del prodotto e quindi la possibilità di procedere alla valorizzazione di quello riminese. Sin dall’inizio abbiamo detto che questo era il nostro obiettivo e non certo quello di affermare una superiore qualità. Presto incontreremo nuovamente i funzionari del Ministero e sono certo che riusciremo a trovare la migliore soluzione possibile nell’interesse delle imprese coinvolte”.