– La gran cavalcata sta per prendere il via. Con, alla partenza, ben otto “cavalli”, dai purosangue a qualche outsider che però potrebbe togliersi delle soddisfazioni. E attorno ai quali ci sono le squadre dei gregari, anch’esse quantomai composite e curiose.
Ovvio partire dal presidente uscente (e ricandidato) Ferdinando Fabbri, detto Nando. Sostenuto dalla “grande coalizione” che va da Rifondazione Comunista ad Alleanza Popolare-Udeur; alleanza costruita con pazienza e capacità. Via elencando, ci sono, oltre ai già citati, Verdi, Margherita,Italia dei Valori, Sdi, Comunisti Italiani e ovviamente Ds, che esprimono il candidato.
Nelle liste per il consiglio non mancano nomi di spicco, dagli assessori comunali (Tiziano Arlotti per la Margherita, Ariano Mantuano per i Verdi?), agli uscenti Cesarino Romani, Massimo Foschi, Catherine Grelli. Fino agli ex: Sergio Orsi, Edgardo Tontini da Santarcangelo. Poi i politici, come i segretari del Prc e dei Ds, Paolo Gambuti e Riziero Santi.
A contendergli la riconferma (ma le speranze sono oggettivamente poche) c’è Giuliano Giulianini, di Fi, sostenuto dalla Lega Nord. Nella lista di Fi c’è buona presenza di consiglieri comunali, come i riminesi Fabrizio Miserocchi e Antonio Barboni. Poi le uscenti Maria Laura Angelotti e Samatha Coelati Rama. Per la Lega il nome più conosciuto è forse quello di Mario Garattoni da Morciano.
Giulianini non è appoggiato da An ed Udc, che corrono sole.
An schiera l’avvocato riccionese Filippo Airaudo, con una lunga carriera in consiglio comunale a Riccione. Nella sua lista spiccano gli uscenti Claudio Di Lorenzo e Domenico Barletta.
Vincenzo Mirra è invece il candidato dell’Udc, a sua volta consigliere uscente (e vicepresidente del Consiglio provinciale). In lista il segretario del partito Marco Casadei, l’ex presidente Aia di Cattolica Massimo Ricci, e l’ex consigliere comunale cattolichino Pierangelo Del Corso.
Il nuovo Psi scende in campo da solo, col noto albergatore Franco Albanesi, già a suo tempo candidato con Forza Italia, e vicepresidente dell’Aia di Rimini. Nomi noti in lista, il celeberrimo Aldo “Veleno” Foschi da Bellaria, Giovannino Urbinati e Lele Montanari di Riccione (ex Ds).
Parlando ancora di ex, ecco la candidatura dell’ex presidente del consiglio provinciale, Adriana Neri, sostenuta anche da Verdi Alternativi e Lista Bonino. In corsa, tra gli altri, Antonio Mantuano, fratello di Ariano (in lista per Fabbri): scontro in famiglia. Tra i Verdi Alternativi spiccano Mirella Canini Venturini e Giulio Starnini, consigliere comunale dei Verdi (non alternativi) che precisa di partecipare come indipendente.
Quindi la Fiamma Tricolore con Riccardo Cirri, e i Federalisti Democratici Europei con Eugenio Giulianelli,anni fa esponente della Lega Nord.
In totale circa quattrocento persone che stanno “correndo”, delle quali solo 24 entreranno in consiglio e solo uno sarà presidente della Provincia. Interessante, a questo proposito, capire cosa succederà se si andasse al ballottaggio (ipotesi non scontata). Pare logico pensare che il centro-destra si ricompatti, aggiungendo magari il Nuovo Psi e la Fiamma Tricolore. Mentre un ruolo importante potrebbero giocarlo i Laici riformisti, che contemplano tra le loro fila esponenti sia del centrodestra (Alberto Gnoli) che del centro-sinistra (la stessa Neri).
Si vedrà. Ad ora, di certo, c’è che la gran cavalcata sta per cominciare, e che i “cavalli”, soprattutto quelli di razza, mordono il freno.
di Francesco Pagnini