– Paride Pulcinelli parte con un primato: è il primo candidato a sindaco ufficiale della provincia di Rimini. L’investitura è stata presentata lo scorso 12 dicembre nella biblioteca comunale. La sua lista civica si chiama “Uniti per Coriano” e nel simbolo tre soggetti: la sovranità di Coriano con la stilizzazione delle tre torri, la bandiera della pace (un simbolo forte della sinistra) e la bandiera tricolore (un simbolo significativo della destra).
Sposato, due figli (più due nipoti) è arrivato a Coriano nel ’62 come tecnico comunale. Dove ha lavorato fino all’89. Dal ’90 svolge la libera professione (architetto) a San Marino. Sessantacinque anni, originario di Alatri (provincia di Frosinone), vicino ad An, non ha mai fatto politica. Dal ’70 al ’90, a suo modo, ha avuto un ruolo pubblico. Nel ’70 fonda “Radio Tre Coriano” (la terza della provincia ad essere nata). Nell’80 prende Radio Rimini, che vende nel ’90. Tre le su passioni: il giornalismo, la musica classica e la lettura (Verga, Scarpetta e Eduardo De Filippo, gli autori preferiti).
Architetto, la sua lista è civica, con una preponderanza però di uomini di An e Forza Italia, che cosa dice?
“Assolutamente no. E’ una lista civica dove si riconoscono uomini per un programma comune, sul quale abbiamo gettato le basi. Diciamo che è composta da cittadini, con l’impegno anche di An, Forza Italia e uomini della sinistra moderata. Tuttavia non si escludono l’ingresso di altre forze politiche. Escluso i diessini, abbiamo incontrato tutti i partirti: Verdi, Rifondazione, Udc, Margherita, Sdi, Lega. Con alcuni c’è un discorso aperto, altri stanno trattando con questa amministrazione. La lista per i 4/5 sarà composta da persone lontane dai partiti. Nella lista avremo un solo candidato di An e due di Forza Italia”.
Quali sono le vostre aspettative per le amministrative della prossima primavera?
“Noi speriamo di vincerle. Si parte da questo presupposto. Chi amministra Coriano lo fa da più di 50 anni. Ha un vecchio modo di fare politica ed è seduto sugli allori ed ha perso ogni stimolo. Noi chiediamo il voto per metterci alla prova. Promettiamo le giuste aspirazioni e non i lotti. Al centro del nostro programma collochiamo il cittadino”.
Quali sono i punti forti del programma?
“Ne abbiamo messi sulla carta 8. I maggiori: aiuto alle piccole attività economiche e la riqualificazione di tutti i centri urbani delle frazioni”.