– Una ricorrenza che avrebbe dovuto essere un momento di festa e di orgoglio di tutta la comunità morcianese è passata sotto silenzio, le sue porte e finestre chiuse nel centenario della sua inaugurazione sono la dimostrazione della ulteriore caduta del senso civico che tiepido nel primo dopoguerra si è liquefatto dopo il secondo con il suo apice negli anni ’80.
La perdita del senso civico è seguita da quella dei valori etici-morali che portano ad un declino economico, che ci piaccia o no, questa è la storia di Morciano che ci ha accompagnati alla fine del millennio.
La costruzione del teatro Ronci è stata la massima manifestazione di orgoglio civico e di lungimiranza urbanistica, il nostro riscatto come comunità deve partire dalla volontà di fare tutto il possibile per la riapertura del teatro. Le speranze che ciò possa accadere non sono esili in quanto alcuni indicatori se indirizzati saranno un impulso per raggiungere l’obiettivo preludio di altri. Vediamo di elencarli scusandomi di eventuali omissioni:
1) la figlia del proprietario del teatro ha scelto la carriera artistica per cui è logico aspettarsi una spinta positiva;
2) il morcianese Edoardo Sanchi è un nome di valore internazionale in campo teatrale, sicuramente non ha dimenticato le sue radici;
3) Arnaldo Pomodoro è uno scultore di fama mondiale nato a Morciano con cui i contatti non si sono interrotti;
4) Morciano ha cantanti e musicisti di valore internazionale come Mirco Palazzi e Mario Marzi, oltre ad altri valenti, una banda cittadina, una scuola di danza classica.
Queste sono le basi potenziali per un’attività artistica non dimenticando che il più importante polo scolastico delle superiori ha sede in Morciano.
Vediamo ora altri indicatori.
Le associazioni di categoria, commercianti, artigiani, piccoli industriali, evidenziano una vivacità imprenditoriale fino a poco tempo addietro ed alcune realtà economiche sarebbero in grado di patrocini e sponsorizzazioni culturali.
Segnali positivi vanno considerati la costituzione del Lions Club della Valconca e l’associazione medici, già promotori di iniziative culturali.
Da questo quadro esposto mancano ancora due elementi fondamentali: l’amministrazione comunale e la Banca Popolare Valconca, già banca cooperativa morcianese di cui tra pochi anni ricorrerà il centenario.
Nella prossima primavera scadrà il mandato amministrativo, ai nuovi candidati si dovrà pretendere precisi impegni sul teatro come pure alle forze politiche che li sosterranno.
Dopo 20 anni abbiamo una nuova occasione per la riapertura del teatro Ronci, adoperiamoci per non perderla.
*Consigliere comunale
Lega Nord
Mario Garattoni