– Dalla Regione Emilia Romagna, attraverso la Provincia, danaro a fondo perduto riservato ad albergatori e bagnini. L’aiuto pubblico va a coprire tra il 10 (tetto massimo 100.000 euro) e 15 per cento (contributo massimo 150.000 euro) della spesa di riqualificazione della struttura. Ma andiamo con ordine.
La Legge regionale è la 40 e si rivolge a cinque gruppi prioritari: gli alberghi, l’accorpamento tra alberghi, bagni e chioschi, strutture e servizi generali tesi all’allungamento della stagione turistica (parchi, ad esempio), la ricettività dell’entroterra.
Il meccanismo di finanziamento è su due livelli. Il primo, arriva ad un tetto massimo di 100.000 euro, pari al 15 per cento dell’investimento privato. Il secondo, il 10 per cento della spesa, con una quota massima di 150.000 euro. Le domande vanno fatte alla Provincia, assessorato al Turismo, tra il 1° marzo ed il 30 aprile del 2005 (il termine 2004 è scaduto lo scorso 30 aprile). Possono inoltrare la richiesta anche chi ha già iniziato i lavori e non solo coloro che interverranno in futuro.
L’anno scorso la Legge 40 aveva a disposizione 3,7 milioni di euro, che ha attivato investimenti per 32,5 milioni. Le domande furono 43.
La cifra 2004 è ai livelli dell’anno passato, leggermente inferiore, fanno sapere i funzionari.
All’interno delle 5 tipologie beneficiarie, le graduatorie vengono compilate non sugli ordini di grandezza, ma sulla qualità e gli orizzonti. Ad esempio si acquisisce un punteggio alto se si abbattono le barriere architettoniche, se si ristruttura in modo eco-sostenibile, un premio per la decenza di tutt’e quattro le facciate degli edifici (spesso gli albergatori prestano molta attenzione alla facciata pubblica e lasciano abbandonato il cosiddetto retro).
di Claudio Saponi