– Garden: in 15 anni da un bel locale al centro di Morciano, ad una delle pasticcerie più grandi d’Italia: sempre a Morciano, tanto per ribadire un ruolo economico ed imprenditoriale importante. Da capitale, insomma. Tutto inizia, naturalmente, per caso ed alla storica pasticceria Ghigi.
Qui vi lavora da quando aveva 14 anni Gaudenzo (Enzo per gli amici) Tagliaferri. Che ricorda: “Sono andato lì a lavorare e subito mi innamoro del mestiere”. Lì, ad una ventina d’anni, capita come fattorino però anche Claudio Castiglioni. A 23 si mette in proprio, aprendo a Portoverde la pasticceria “Garden”. Era il 1980.
Castiglioni tiene l’attività estiva, mentre d’inverno ritorna dai Ghigi. Durante le estati l’amico Enzo scende a Portoverde per alcuni extra. I due decidono di mettersi insieme. Il 29 novembre dell’89 aprono in borgo Mazzini (dove un tempo c’era una carrozzeria) la pasticceria “Garden”. Li affianca un giovane architetto, Giancarlo Betti.
A lavorare sono in quattro: gli amici Castiglioni-Tagliaferri con le rispettive consorti. Un mese dopo la forza lavoro raddoppia. Ora, a lavorare nella vecchia pasticceria di borgo Mazzini sono 8-9 addetti, con il laboratorio fuori. A chi chiede loro le ragioni del successo, rispondono: “Va detto che non ce lo aspettavamo. Gli ingredienti: fare un buon prodotto, offrire un buon servizio e sgobbare. Il resto viene da solo. Andammo ad incominciare con una consulenza professionale di valore assoluto: il riminese Mario Morri, del Centro arti dolci di Rimini, nonché componente dell’Accademia pasticcieri d’Italia. Presentammo alla clientela una pasticceria fatta di solo mignon, affiancanti ad una ricca gamma di croissanteria, ovvero di paste per la prima colazione”.
Una tappa importante della “Garden” è il 97. Il laboratorio annesso alla bar-pasticceria è troppo piccolo. Si spostano nella zona artigianale di Morciano, in via Gaspari, in uno stabile di 430 metri quadrati. L’azienda cresce, i due morcianesi 2-3 anni fa iniziano a pensare di riunire locale e laboratorio. A cercare di dare un’altra svolta. Nell’agosto del 2002 viene fuori la “Garden” di oggi. Le voci che si vende all’ingresso di Morciano lo stabile lì incompiuto da 27 anni è dell’amico Maurizio Gambuti (“Bango”), il morcianese titolare del ristorante il “Casale” sulla collina di Riccione. Incontrano il proprietario e comprano: settembre del 2002.
Il 5 gennaio del 2004, alle 5 del pomeriggio è stata aperta la “terza” pasticceria “Garden”, una delle più grandi d’Italia. Anche qui si fanno seguire dall’architetto Betti.
In tutto sono più di 1.500 metri quadrati: 850 di laboratorio e 350 di negozio (mentre una parte è rimasta libera ed ancora non si sa con quale destinazione).
A distanza di 15 anni impiega 33 addetti: 7 commesse, 3 autisti per le consegne, il resto sono pasticcieri. Hanno in portafoglio circa 200 clienti: da Rimini a Pesaro. Per la nuova pasticceria “Garden” (nuova perché si farà anche piccola ristorazione) e bar ci si è affidati alla consulenza di Andrea Bertelli, un importante professionista originario di Ferrara che ora abita a Saludecio. Tagliaferri: “Uno dei nostri principi di lavoro è la voglia ed il piacere di migliorarci. Di offrire sempre più sapori, profumi e qualità ai nostri clienti. Molto del successo del nostro locale è dovuto ai nostri collaboratori. Mi piace ricordare che due ragazzi sono arrivati da noi adolescenti, 14 anni, ed ora, di anni, ne hanno 29. Si tratta di Cristian Ugolini e Manuel Ciotti. Un altro fedelissimo, con noi da 15 anni, è Antonella Casadei, una delle bariste”.
– Dietro la “Garden” ci sono gli amici Claudio Castiglioni ed Gaudenzo (Enzo) Tagliaferri. I due si completano, sia sul lavoro, sia caratterialmente. Entrambi hanno 46 anni; Castiglioni ha due figli, Enzo uno.
Passione per viaggiare ed il calcio, Castiglioni (per gli amici Caster) si occupa di organizzazione e di tutto un po’. E’ un grosso incassatore; nel senso che difficilmente si arrabbia ed ha la predisposizione naturale per tollerare e capire le ragioni degli altri. Non fa una piega anche se lo si manda a quel paese.
Tagliaferri, invece, è capace di accendersi come un cerino e rappresenta colui che sa fare pasticceria. Soprattutto è un grande appassionato; passione che trasmette non appena si parla. E’ portato a fare corsi (oltre una ventina nel suo curriculum) ed a sperimentare. Ha un’amore anche per la cucina. Insieme ad un altro manipolo di morcianesi vanno per grandi ristoranti. Si sono fatti i maggiori d’Italia. Nel suo speciale interesse personale ha appena partecipato ad una 3 giorni gastronomica tenuta da uno dei migliori chef d’Europa.