Caro babbo Natale sindaco – Caro Babbo sindaco, o se preferisci, Babbo Daniele, anche quest’anno sotto l’albero abbiamo trovato un’infinità di doni non richiesti; a dire il vero, siamo un pochino indecisi se ringraziarti o no, anche perché le richieste che facemmo con la letterina dell’anno scorso sono rimaste lì? senza neppure una risposta.
Ci hai donato un Palazzo dei Congressi nel cuore di Riccione che contribuirà a far crescere ulteriormente il traffico della città, con tutte quelle inutili multisale (senza parcheggi): ti promettiamo che andremo al cinema tutte le sere per riempirle; e tutti quei negozi che saranno realizzati, così grandi e costosi, a chi serviranno? Non certamente ai commercianti riccionesi.
Ci hai donato a tempo di record una piscina olimpionica, siamo contenti (hai pensato anche ai costi di gestione?), peccato però, che in cambio sparisca un’intera area verde della città per far posto ad un complesso residenziale. Ci hai regalato, tramite Hera, un quarto forno dell’inceneritore, così finalmente quando sarà realizzato, potremo bruciare tutti i rifiuti senza fare più la raccolta differenziata e non solo, approvando il piano industriale Hera, arriverà anche una bella centrale elettrica a metano, di ben 230 MW, così potremo accendere tutte le luci che vogliamo, anche di giorno, e avremo in cambio tanto inquinamento per i nostri polmoni.
Ci chiediamo perché la realizzazione della centrale termoelettrica sia stata prevista a Raibano, non bastava l’inceneritore per avvelenarci? Crediamo che il Babbo Sindaco possa fare molto per impedire la realizzazione di un impianto inquinante vicino ad un centro abitato; noi ci contiamo!
Meno male poi che quell’idea di portare una scuola, una palestra, un teatro (peraltro con pochi posti) e un museo nell’area verde della vecchia fornace non si è ancora concretizzata. Noi ci auguriamo fermamente, che resti sempre un’idea e niente più; sì, perché in quella zona non si può far altro che un bel parco pubblico, poiché tutta l’area è classificata ad elevato rischio di esondazioni. Al limite, se proprio si vuol recuperare la vecchia fornace, sarebbe molto meglio farci all’interno il museo delle tradizioni e del territorio.
Speravamo in un nuovo parco vicino alle vecchie Colonie dove poter giocare e invece anche lì, arriverà ancora cemento per costruire alberghi, come se non ce ne fossero già sufficienza.
Non ci incanta dover ascoltare espressioni come “Siamo convinti di vincere la battaglia contro il mare” perché a noi piace un Babbo Sindaco con i piedi per terra e non un Superman lontano dal sentimento comune di rispetto per la Natura.
Ti chiediamo un maggiore impegno per far ridurre l’inquinamento atmosferico (perché a Riccione il PM10 supera sempre i limiti di legge e di limitazioni al traffico non se ne parla) e l’inquinamento elettromagnetico; ti chiediamo maggiore sicurezza sulle strade per i pedoni, e cicloamatori e dei portatori di handicap sulle strade (marciapiedi senza barriere architettoniche e piste ciclabili protette); un ulteriore impegno per gli interventi sull’arenile e una maggiore attenzione sull’utilizzo improprio che ne viene fatto durante la stagione estiva.
Sotto l’albero di Natale facci ritrovare la Riccione Perla Verde (?!) dell’Adriatico, non farci scomodare la Befana per consegnarti un altro sacco di carbone.
Buone feste
I “bambini e le bambine”
di Progetto Città – Cantiere Sociale