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Si è presa la sua bella rivincita Cristian Casadei, vincitore del tiratissimo Torneo, sponsorizzato dalla Ditta “Autoservizi Giuliano Alunni di Mondaino”.
Gli agguerriti concorrenti, armati di stecche ancora “fumanti”, si sono dati battaglia aperta, senza esclusione di colpi, nel vero senso della parola, proprio perché ne sono stati eseguiti dei più difficili e spettacolari. Sul campo, oltre al vincitore del Trofeo Nardi, Amalio Del Bianco, ci sono tutti i migliori della zona ed una incognita in più: Aldo Lucarelli, un altro saludecese.
Sarà proprio Lucarelli la conferma di sorpresa per questo Torneo. Giocatore solido ed esperto, attento ai calcoli ed alle loro verifiche, si è tagliato uno spazio suo, nel mondo dei cosiddetti “grandi”, piazzandosi al terzo posto assoluto. Se pensiamo che anche il finalista Del Bianco Amalio può essere considerato di Saludecio per tanti motivi, il divario fra le due scuole appare al momento quasi incolmabile. I tre saludecesi, primo secondo e terzo, hanno dettato legge.
La scuola mondainese poggia su Umberto De Carolis, Benito Galanti, il “defilato” campione mondainese Lamberto Polidori, il “ritrovato” Francesco Mazzini e l'”emergente” Simone Battistoni. Pochi nomi, ma buoni. Gente che non s’arrende, gente che studia e si allena, gente vendicativa. Con le migliorie tecniche che De Carolis e Battistoni stanno preparando, al prossimo scontro ne vedremo delle belle. Forse, speriamo, alla scuola mondainese vorrà pure appartenere l'”oriundo” Giovanni Orlando, probabilmente il talento più estroso di tutta la zona.
Ed è bello osservare che, in questi testa a testa, c’è di mezzo tanta correttezza, signorilità, rispetto dell’avversario. Nel momento culminante della finale Casadei-Del Bianco si è proprio assaporato il piacere del bel gioco. Colpi spettacolari resi semplicissimi, colpi anche proibiti resi da manuale.
In sintesi, un po’ di sfortuna per Del Bianco, specie nella partita all’italiana-“5 birilli” e tanta precisione per Casadei. Non si possono che tessere elogi per questo ragazzo. La naturale concentrazione che possiede, la modestia e la classe, sono attributi che formano i campioni. Durante duetre minuti della partita all'”italiana”, Casadei ha ingaggiato un vero duello attorno al castello dei birilli, dal quale è uscito vincitore dopo sette-otto colpi consecutivi, alternati, con abbattimento degli “omini” e coperture a zero. In quei minuti si sono avvertite le emozioni che può dare il biliardo col suo fascino, si è visto cosa significa giocare nel segno dei diamanti. Il lettore perdoni una “digressione” che mi porta a parlare di “tennis” piuttosto che di biliardo. Ci sono indotto dal fatto che sto tessendo tanti meritati elogi per il saludecese Cristian Casadei, che ha un omonimo nel saludecese Luigino Casadei, sindaco di Mondaino. Pochi, forse l’amico-direttore di questo giornale, possono capire il disagio e la amarezza che prova un giocatore di tennis, quando si vede privato della possibilità di continuare ad allenarsi in un ambiente (che fra l’altro è creato apposta), la palestra, dopo averlo fatto senza problemi per molti anni. Né ti vengono fornite spiegazioni. In palestra il tennis? No! Perché? Perché no! Ormai è nota a mezza provincia la vertenza che riguarda lo scrivente e l’Autorità Amministrativa di questo paese. Fra una ottantina di giorni, ci saranno le elezioni. Ovviamente voterò contro il sindaco e inviterò altri a fare altrettanto. E’ oltre un anno, con tanto di domande scritte e petizioni giornalistiche, che chiedo venga riconfermato anche ai tennisti il diritto di allenarsi in Palestra. Nessuna parola, nessuno scritto di risposta che valga qualcosa, niente! Sembra di capire che dietro ci sia un disegno del tener duro per “non darla di vinta”. Il che dimostrerebbe di voler percorrere una strada lastricata di pessima diplomazia amministrativa. O no? Come si spiega diversamente tanta incomprensione e cocciutaggine da parte del Sindaco per rimuovere, se c’è, quello che è un ostacolo da quattro soldi? Chiuso qui, per ora.
Come di consueto, il Torneo ha ottenuto successo e riconoscimento dal folto pubblico presente.
Più che soddisfatto lo sponsor. Poteva mancare il discorso celebrativo del colonnello Andrea Nardi già primo presidente del Gab.
Villani di circa trenta anni fa? No, infatti è stato grandissimo!!
di Giancarlo Gianni