– La provincia di Rimini è terra di tartufi. Ci sono dappertutto: da via Principe Amedeo a Rimini, passando per il parco della Camilluccia (Misano) fino ad arrivare alle colline. In tale cornice a Mondaino il 14 novembre si tiene la mostra mercato del tartufo bianco pregiato delle colline riminesi.
Organizzata dalla Pro Loco, la giornata che inizia alle 10 del mattino è anche: Musica al mercato, mostra fisarmoniche Galanti, scuola di vecchi mestieri, mostra biciclette, vecchi mestieri, animali da cortile, raduno di auto e moto d’epoca. dalle 10.
Da mezzogiorno sono aperti i punti di ristoro con specialità a base di tartufo, naturalmente.
Nel pomeriggio: apertura mostra-mercato del tartufo. Oltre al momento da sagra, alle 16, Sala del Durantino, una tra le più belle della provincia, c’è la parte colta. Dal titolo “Le quattro stagioni del tartufo” lo chef Marco Bistarelli propone i propri piatti a base di tartufo.
Saranno inoltre presenti: Luigino Casadei, sindaco di Mondaino, Mauro Morri assessore Agricoltura e Attività Economiche della Provincia di Rimini, Graziano Gregorini, funzionario della Provincia di Rimini ed esperto di funghi e tartufi.
Al termine della presentazione seguirà un buffet a base di tartufo e prodotti tipici locali, a cura del Comune di Mondaino e della Provincia di Rimini – Assessorato Agricoltura e Attività Economiche con la collaborazione della Proloco di Mondaino e l’Associazione Riminese Tartufai.
Un altro appuntamento con le attività mondainesi è alle 18, sempre al Durantino, viene presentato il Dvd interattivo Palio del Daino 2004, a cura della Proloco di Mondaino.
Santa Bibiana
Il 28 novembre, dalle 10 del mattino, Mondaino dà un altro appuntamento con gli appassionati di eno-gastronomia ed arte: la Festa di Santa Bibiana, in onore di un’antica fiera mensile.
Il riavvio è stato dato 4 anni fa grazie all’infossatura del formaggio (avvenuta durante il Palio del Daino) dopo che ha riposato per tre mesi sotto terra. Santa Bibiana è l’occasione per incontrarsi, riscoprire sapori e gusti che rischiano di essere dimenticati, oltre che per conoscere alcune fra le migliori produzioni casearie d’Italia, insieme a quelle agro-alimentari e dell’artigianato artistico locali.