– Ex preside, laurea in pedagogia, laurea in medicina, 7 lingue parlate in modo fluente (tra cui l’indonesiano), più qualcuna a buon livello, il signor Ruud Roose ha perfino corretto la biografia di un amico italiano.
Ex hotess della Klm (la compagnia di bandiera olandese, cinque lingue nel bagaglio culturale (tra cui il latino), la signora Lilly Peelen, come si conviene ai costumi olandesi, è perfettamente integrata nella comunità e frequenta pochissimi gli altri stranieri della Valconca: “primo conoscere la lingua e integrarsi nelle abitudini”, dice.
I coniugi Roose-Peelen sono stati, per certi versi, gli stranieri pionieri. Coloro che hanno scelto la Valconca da oltre un decennio. Prima di comperare una casetta dai muri spessi 60 centimetri nel borgo di Saludecio sono stati in affitto all’antica Taverna di Levante della famiglia Astolfi, sempre a Saludecio.
Lui di fede protestante, lei cattolica (paradossalmente in Olanda i cattolici sono più aperte e tolleranti dei protestanti) in casa hanno tra il meglio della stampa italiana (Repubblica), ti offrono da bere nel tipico spesso e piccolo bicchiere della cascina romagnola, affermano: “Abbiamo scelto di vivere nell’entroterra e non al mare per la collina, per la tranquillità: il posto in sé. Noi andiamo al mare all’inizio di giugno ed in settembre. I nsotri amici che ci vengono a trovare, gente che è stata in Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, dicono che questi sono posti magnifici. In Toscana ci sono troppi inglesi, troppi tedeschi, troppi americani. Naturalmente anche loro vengono per l’arte e la cultura. Si fa tappa qui per andare a visitare mostre e musei, appuntamenti musicali E di questi luoghi si amano le tipicità; il locale dove si può mangiare la tagliatella fatta in casa; il pezzo di vero artigianato”.